Cala il sipario sul Coni provinciale. Quale futuro per lo sport astigiano?
“Il Coni provinciale ha i giorni contati ma ora non voglio fare lamentele – apre la serata Molinaris, il presidente che tanto si è battuto contro questa decisione presa da Roma – l’ho già fatto nei mesi scorsi, arrivando fino alla Commissione Sport e Cultura della Camera. Ci hanno dato tutti ragione, ma nonostante ciò è arrivata la lettera di disdetta del contratto di affitto della nostra sede, giunta tra l’altro solo al padrone di casa, e non al Comitato”.
Una provocazione o una leggerezza, ma sta di fatto che, a cinque giorni dalla chiusura, i dipendenti dei Comitati Provinciali non sono ancora stati avvertiti su quale sarà il loro futuro lavorativo.
Con la chiusura del Coni Asti viene a mancare un punto di riferimento sul territorio. I fondi saranno tagliati e alle province arriveranno molte meno risorse rispetto agli ultimi anni. Va da sé che tutte le iniziative organizzate con le scuole e con le federazioni in questi anni difficilmente riusciranno ad essere mantenute in piedi.
“Questo mi amareggia tantissimo – continua il Presidente – Non volevo piangere più di tanto ma il Coni dovrà meditare profondamente su questa decisione, sono convinto che tra qualche anno i responsabili di questa decisione si renderanno conto di non avere più il territorio con loro, non avranno più il polso della situazione in Italia. Il Coni rischia di diventare il Coni dell’Elite, delle Olimpiadi, mentre mancheranno le iniziative sul territorio”.
Presente alla serata anche Beppe Cardona, Assessore allo Sport della Provincia di Asti, altro ente dal futuro incerto:“Chiude il Coni provinciale ma per noi il futuro non sembra tanto diverso”.
Anche le conseguenze dei tagli alle province si ripercuote sullo sport: “Siamo al punto che abbiamo i fondi bloccati e non abbiamo neppure i soldi per pagare il riscaldamento e l’acqua calda delle palestre, almeno fino al 15 ottobre”.
Ma cosa succederà nel futuro prossimo dello sport astigiano?
In collaborazione con il Comune di Asti, in un incontro con la Parodi, Molinaris illustra la soluzione: “Si è ipotizzato di creare una Consulta dello sport che sia un punto di riferimento per Asti e per tutta la provincia, senza la quale Asti non è nulla”, concetto condiviso anche dall’Assessore allo Sport del Comune di Asti, Marta Parodi, nel suo messaggio inviato per la serata.
Sarà una Consulta di natura provinciale, suddivisa in commissioni che si occuperanno di diverse attività. Questo per continuare a coltivare i giovani, in modo che realtà come quella di Alice Franco, il simbolo dello sport astigiano, di un talento nato, cresciuto e coltivato ad Asti, possano continuare a nascere sul nostro territorio.
Claudia Solaro