Elezioni Lnd: l’intervista al candidato Chiaffredo Gallo

28 settembre 2012 | 19:19
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Elezioni Lnd: l’intervista al candidato Chiaffredo Gallo

Il collega di Campioni.Cn ha incontrato ed affrontato i temi più scottanti con il candidato alla Presidenza Chiaffredo Gallo che si contenderà con l’attuale Presidente Ermelindo Bacchetta il posto a capo del comitato.

Sig. Gallo, qual’è stata la scintilla che l’ha convinta a presentarsi come Presidente?

“La mia da sempre smisurata passione per il nostro calcio, ed il desiderio di fare le cose bene in un contesto che ha tante possibilità ed opportunità non ancora utilizzate”

Le scorse elezioni ha partecipato con Bacchetta, come mai adesso si è candidato come suo rivale?

Nella scorsa tornata elettorale ho accettato di essere nel gruppo del Presidente Bacchetta perché pensavo avesse idee e volontà identiche alle mie. Le idee che avevamo in comune sono state totalmente disattese, soprattutto nei rapporti con le persone e le Società”.

In quest’ultimo mandato il comitato regionale LND poteva fare di più?

“Dei 15 punti del nostro programma, non ne abbiamo realizzati più della metà. Abbiamo poi avuto il coraggio di dare risalto, adesso in campagna elettorale, all’apertura degli uffici distaccati di Alba e Susa, senza che per 4 anni si sia fatto nulla. Spero che le Società Albesi e Valsusine si ricordino di questo al momento delle votazioni. Nello Sport, nel lavoro,  nella vita, quando si promette una cosa si deve fare il massimo per poterla realizzare. Questo non è avvenuto nel Comitato Regionale in questi ultimi ultimi 4 anni”. 

Il calcio è mutato molto negli ultimi anni, LND è al passo con i tempi?

La LND non solo è al passo con i tempi ma, grazie al lavoro puntuale e professionale del nostro Presidente Carlo Tavecchio, è all’avanguardia relativamente ai Programmi, ai Servizi, alla Comunicazione, ed alla realizzazione di strutture Federali che saranno al servizio delle Società. Riguardo al gioco del calcio, vorrei poter dire qualcosa di positivo in quanto, troppe volte è demonizzato e criticato per fatti di violenza, di corruzione e di stipendi immorali. Siamo tutti consapevoli che il calcio muove capitali enormi ed interessi smisurati. Ma dobbiamo fare un doveroso distinguo tra il Calcio Professionistico ed il nostro calcio Dilettantistico, perché le differenze sono abissali. L’unica cosa uguale tra il Calcio dei  Professionisti ed i Dilettanti sono gli aspetti tecnici e le regole di gioco, ma le finalità e gli scopi sono totalmente  diversi. I professionisti fanno calcio soprattutto per interesse e per fare profitto, mentre noi dilettanti lo facciamo per  passione e nella maggioranza dei casi, anche per dare un servizio sociale al territorio dove operiamo. E’ vero che anche nei dilettanti ci sono interessi personali, ma sono pochi se raffrontati al movimento che attiva”.

 Quali sono i punti cardine del tuo programma? 

“Li possiamo tranquillamente racchiudere così: un maggior coinvolgimento delle delegazioni Provinciali nelle attività e nei rapporti con le Società, l’instaurazione di contatti periodici con le Istituzioni Regionali, Provinciali, Comunali, l’organizzazione di corsi Dirigenti/Segretari/Tesseramenti/Gestionali, direttamente nelle Delegazioni Provinciali, la riduzione dei costi per le Società, e la ricerca di nuove risorse che permettano di dare maggior visibilità alla nostra attività ed ai Campionati organizzati, una particolare attenzione alle Fasi Finali dei Campionati, la promozione all’utilizzo dei giovani (con premi in denaro), come fatto benissimo per la serie D ed una maggior attenzione alle Rappresentative Provinciali con i fascia B, e quella Regionale con la categoria piena”.

Calcio Femminile e Calcio a 5, discipline da valorizzare? Come?

 “Prima di tutto in ogni Delegazione ci dovrà essere un rappresentante EFFETTIVO per il Calcio Femminile, il Calcio a 5, per il SGS e per le Rappresentative, cosa che da anni esiste solo sulla carta. Inoltre per il Calcio femminile abbiamo nel nostro gruppo Nadia Germano, che è esperta del movimento e che ha le idee chiare su come sviluppare la base, anche con attività con le scuole. Mentre per il Calcio a 5, soffriamo un po’ della carenza di Impianti adeguati, soprattutto su Torino ed in alcune Provincie, per cui dovremo operare di più in quel settore”

Rapporto LND-Settore Giovanile Scolastico, cercherete di ricostruire questo rapporto? Come?

In Piemonte abbiamo il Prof Marco Pianotti, e dobbiamo solo metterci in condizione di lavorare con lui ed il suo staff, per le innumerevoli iniziative da fare nelle ns Società. Inoltre è nostro obiettivo fare degli incontri periodici con le Società e con le Famiglie dei nostri Piccoli Calciatori (femmine e maschi) per argomenti quali: l’alimentazione, gli aspetti comportamentali, come preparare fisico e mente alle gare”. 

Una promessa che se sente di fare alle società?

Quando avranno bisogno di me, di noi, ci troveranno sempre disponibili, e daremo il massimo delle nostre possibilità per far crescere il nostro Calcio in PIiemonte ed in Valle d’Aosta. Farò di tutto per aggregare e per unire, perché solo insieme di può crescere”.

Andrea Rubiolo