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Vittoria e conseguente sorpasso in classifica ai “cugini” sul loro campo, che poi in realtà è la stessa casa seppur in affitto: la Santostefanese ha fatto del “Sardi” la propria miniera d’oro visto che ha conquistato in Via Riccadonna, eletto terreno amico vista la non conformità alla Promozione di quello di Santo Stefano, tutti i dieci punti in graduatoria.
Non è stato un bel derby, poche le azioni manovrate e tante le palle alte e lunghe: una manna per la truppa di Alberti che ha nella fisicità uno dei suoi punti di forza. Il secondo, e non per importanza, è di certo quello delle ripartenze in cui s’esalta la velocità di Alberti, Pergola e Dickson. Quest’ultimo s’è messo particolarmente in evidenza, tenendo in apprensione la retroguardia canellese ogni volta che riceveva palla.
Alla fine il risultato è giusto anche se il gol di Monasteri è un po’ “trovato” ma il Canelli ha fatto troppo poco: mister Mezzanotte aveva preparato il match puntando sul gioco palla a terra per mettere in difficoltà i difensori avversari, rocciosi ma un po’ lenti, messaggio che i suoi non hanno recepito. Adeguandosi al gioco della Santostefanese anziché cercando di imporle un altro, gli spumantieri hanno finito per soccombere vista la maggior forza fisica dei rivali.
Nessun dramma però dalla sponda astigiana del Belbo, questo può essere un bagno d’umiltà dopo i tanti complimenti delle ultime settimane. Complimenti che questa volta vanno ai ragazzi di Alberti. Dove potranno arrivare in un torneo obiettivamente livellato verso il basso? La risposta arriverà lontano dal “Sardi”: finora in trasferta sono ancora fermi al palo.
Marco Porcellini