Nelle nostre pagine, i nomi dei grandi campioni astigiani del nuoto occupano sempre molto spazio con il loro risultati e i racconti dello loro imprese mentre, nel momento di gloria, l’allenatore resta sempre un po’ in disparte. Rendiamo il giusto merito all’artefice di tanti successi dei nuotatori astigiani nel panorama internazionale: Pino Palumbo, allenatore dell’AstiNuoto e della Nazionale Italiana.
Quando è nata la passione per il nuoto?
“Ho cominciato molto presto ad amare questo sport – racconta Pino – infatti all’età di 3 anni ho iniziato a frequentare i primi corsi presso la piscina comunale di Asti al seguito di mia sorella Raffaella nella società CDC-CSI ( Circolo Dipendenti Comunali, ndr) e a 5 anni ho fatto la prima gara (era il 1979 e si iniziava presto a gareggiare…) nella piscina di Chieri e da li non mi sono più fermato confluendo con la mia società nel nuovo gruppo AstiNuoto dove sono tutt’oggi come atleta fino alla stagione 95-96 e come tecnico fino ad oggi”.
Hai deciso da giovane di fare l’allenatore. Da dove è nato l’interesse verso questo ruolo di tale responsabilità?
“A 13-14 anni ho cominciato ad essere sempre più curioso su quello che facevo durante gli allenamenti, ma soprattutto ho avuto la fortuna di venire a contatto con uno dei più preparati e competenti allenatori che credo siano in Italia, Arnd Ginter, con cui mi sono allenato per 4 anni e con cui ho raggiunto tutti gli obiettivi agonistici a cui potevo ambire. I suoi insegnamenti mi hanno aperto gli occhi verso un’approccio scientifico e un metodo che tuttora continuo a perseguire. Ho inoltre avuto la fortuna che tutt’oggi il mio confronto con un Maestro come Arnd continua perchè molto spesso ci sentiamo per telefono e quando possiamo ci incontriamo per parlare e parlare sempre e solo di nuoto, con qualche disappunto delle nostre mogli…”
Cosa si prova quando i propri atleti raggiungono risultati così importanti come i tuoi?
“Sicuramente si provano emozioni molto forti prima, durante e dopo gare molto importanti, sempre molto diverse. Per il “prima” la cosa che da maggior tranquillità è la assoluta consapevolezza di aver fatto il 110% per essere pronti a tutto. “Durante” la gara si è solo concentrati per essere di massimo aiuto per l’atleta, mentre nel “dopo” ci si libera di un peso, se è da molto che non si raggiungono i risultati sperati (come è stato ad esempio a Shanghai 2011, dopo 2 stagioni che non si raccoglievano medaglie internazionali), a volte si festeggia e basta perché quello che si è ottenuto era ciò per cui si aveva lavorato (come quest’anno a Piombino).
Nel caso di Alice Franco, queste emozioni sono state un crescendo e hanno permesso ad entrambi una crescita personale e professionale, questa sarà la 16esima stagione insieme e di “cose” ne abbiamo fatte tante insieme! Con tutti gli altri atleti le emozioni sono differenti, ma ugualmente importanti”.
L’AstiNuoto è una delle società astigiane da cui maggiormente escono talenti che sanno primeggiare anche a livello internazionale…
“Certamente la cosa che da’ maggiori soddisfazioni è il fatto che con l’Astinuoto seguiamo i ragazzi nella loro crescita sportiva e personale dalle prime bracciate in piscina fino all’altissimo livello internazionale”.
Claudia Solaro
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