Calcio F: A tu per tu con Marilena Cervellino

22 novembre 2012 | 19:52
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Calcio F: A tu per tu con Marilena Cervellino

Marilena, ferma per infortunio da moltissimo tempo, è la vera anima della squadra femminile, unica espressione astigiana di livello per questa disciplina. Insieme a lei, facciamo un bilancio delle prime dieci giornate di campionato: sulla base del mercato e delle aspettative siete soddisfatte o pensavate di raccogliere di più?

Diciamo che in generale pensavamo di raccogliere di più, i nuovi acquisti sono validissimi ma purtroppo per questioni di lavoro posssono esserci poco e quindi non sono ancora riuscite ad entrare perfettamente in sintonia con il nostro tipo di gioco, tant’è vero che abbiamo preso un’altra attaccante che però sarà disponibile solo dal girone di ritorno”.

In cosa potete migliorare?

“Dobbiamo e possiamo migliorare in tutti i reparti. In difesa siamo messe bene ma dobbiamo trovare più concentrazione, soprattutto nel minuti inziali. A centrocampo invece siamo troppo leziose ma più continuative anche perchè, tranne qualche nuovo innesto, abbiamo sempre giocato insieme, quello è il nostro punto di forza con le due fasce che corrono a più non posso e i centrali che smistano palloni e fanno anche gol.

Il reparto offensivo invece è il nostro tallone d’achille: i nostri attaccanti non sono puri e faticano troppo a trovare il gol, quindi speriamo che le ragazze che abbiamo reclutato da inserire in attacco siano disponibili al più presto”.

Cosa ti aspetti dalle prossime partite? I due impegni casalinghi prima della fine dell’anno vi vedranno contro le prime due della classifica, quanto peserà l’assenza di Leto, squalificata per tre giornate in seguito alla sentenza per l’irregolarità del tesseramento con il Cuneo?

“La prossime due gare sono durissime ma noi abbiamo sempre dimostrato di giocare meglio con le “grandi” che con le “piccole” perchè ci adattiamo troppo al gioco degli altri.
Già lo scorso anno abbiamo dovuto fare a meno di Leto e ce la siamo cavata alla grande, ma comunque ora che è tornata una pedina fondamentale per la difesa speriamo di non risentire troppo della sua mancanza per queste tre giornate.

A proposito della questione Leto, ci puoi spiegare bene come sono andate le cose?

Nel luglio 2011 abbiamo accordato il prestito del nostro difensore centrale Leto al Cuneo che milita in A2, firmati tutti i documenti in tutte le sue parti, per quanto riguardava noi e anche Simona, che è diventata a tutti gli effetti una loro giocatrice. Solo che dopo mesi a seguito di un’ammonizione si è saputo che in Federazione non era mai arrivato il suddetto trasferimento e quindi sono iniziate le indagini e la giocatrice è stata ferma per tutta la stagione. A distanza di un anno e mezzo è stata emessa la sentenza solo questa settimana, una sentenza oserei definire mite perchè da ciò che si può leggere il Cuneo ha patteggiato e ammesso le proprie colpe di superficialità in quanto il trasferimento per pura disattenzione è stato inviato dopo che la ragazza aveva già disputato 5 gare di campionato e quindi alla società cuneese sono stati imputati 2 punti di penalizzazione nell’attuale campionato, € 900 di multa e 6 mesi di inibizione dai campi al presidente, e alla giocatrice che non era stata informata dei fatti e quindi impotente dinnanzi a tutto ma per responsabilità oggettiva 3 giornate di squalificata e € 500 di multa. Mi auguro che Simona non si lasci abbattere e che torni tra tre giornate più forte di prima pensando a tutto un girone di ritorno.

Già il girone di ritorno, cosa vi aspettate?

Dal girone di ritorno ci aspettiamo sicuramente più gol e di migliorare il nostro reparto offensivo oltre che sicuramente arrivare con anticipo e tranquillità alla salvezza matematica, cosa che essendo a metà classifica non dovrebbe essere un problema, però abbiamo bisogno di continuità e di migliorare in vista di obiettivi più importanti come il salto in serie A, ma per ora non siamo ancora pronte quindi meglio volare basso e pensare prima a migliorare dove ancora pecchiamo. E poi, mi aspetto anche di poter toccare di nuovo palla dato che la mia caviglia sembra non volerne ancora sapere.

Voi siete un riferimento per il movimento di calcio femminile. Ma com’è la situazione nel territorio astigiano?

Purtroppo ad Asti il calcio femminile fa fatica a decollare perchè le ragazze preferiscono non prendersi l’impegno di 3 allenamenti settimanali e di occupare la domenica a giocare. Bisognerebbe far crescere l’interesse e la curiosità nella gente per poter far esplodere un qualcosa che ad ora è ancora visto come uno sport prettamente maschile, ma per farlo avremmo bisogno di tutti, voi giornalisti in questo ci state dando una mano, ma probabilmente non basta, avremmo bisogno anche dell’interesse dell’amministrazione comunale in riferimento allo sport ovviamente e che probabilmente nemmeno sa che ad Asti c’è una squadra di calcio a 11 femminile, che alcune di noi sono state campionesse nazionali e che da anni sta lottando con tutte le sue forze per sostenere un campionato di serie C che richiede dei costi impensabili tra iscrizioni e trasferte (si parla di circa € 10.000 all’anno), ma che ce l’ha sempre fatta grazie in particolar modo alla passione e al sostegno del nostro Presidente, ma soprattutto all’impegno del Mister, di noi giocatrici con cui ogni stagione condividiamo emozioni, gioie e talvolta anche le amarezze che offre un campionato lungo e difficile.

Ormai lo dico da anni, siamo una Squadra, dove a partire dallo zoccolo duro in poi l’abbiamo fatta nostra e l’abbiamo fatta crescere fino a considerare il campo la nostra seconda casa e le nostre compagne la nostra seconda famiglia, speriamo di crescere fino a diventare una realtà così bella e imponente dove sarà la nuova generazione a volerne far parte”.

Claudia Solaro