Grande partecipazione al Convegno Aics sull’alimentazione

17 novembre 2012 | 21:01
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Grande partecipazione al Convegno Aics sull’alimentazione

Il che significa attenzione allo sport in tutte le sue forme, ma con un bell’occhio aperto verso la cultura, in altre parole attenzione all’uomo in tutto il suo essere. C’erano studenti, docenti, relatori, organizzatori, operatori del servizio civile, organi di stampa e semplice pubblico interessato all’argomento, più che mai attuale ed importante.

In apertura i saluti di rito del Presidente dell’AICS astigiana Giuseppe Inquartana (per l’allestimento del convegno ha ringraziato in modo particolare i ragazzi del Servizio Civile Nazionale, tre dei quali fanno capo all’AICS di Asti), dell’Assessore comunale Marta Parodi (la quale ha sottolineato l’importanza degli enti come l’AICS nel tessuto sociale), del Presidente del Coni astigiano Piercarlo Molinaris (entrando nel tema del convegno, ha detto che siamo ciò che mangiamo), del Vicepresidente Nazionale AICS Ezio Dema e del dott. Carlo Picchio direttore del Centro Servizi Volontariato di Asti.

Il convegno è entrato nel vivo con l’intervento della dott.ssa Susanna Ponzone, che ha illustrato il questionario sugli stili di vita svolto nella scuola (il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Asti) con un campione di 131 ragazzi. Il 61% del campione ha monitorato gli allievi del secondo anno e il rimanente 39% gli alunni del quinto anno. Come si comportano i nostri ragazzi in fatto di alimentazione, alcool e fumo. Quanto consumano in termini di frutta e verdura, latticini, pesce, fast food, come fanno colazione, quante bevande zuccherate assumono. L’esperimento è già al secondo anno.

Moderati da Paolo Monticone, giornalista ben noto ai lettori astigiani, sono poi iniziati gli interventi dei relatori.

La dott.ssa Renza Berruti, specialista in igiene alimenti nutrizione presso l’ASL di Asti, ha detto tra l’altro che i risultati del test astigiano sono in linea con gli altri dati che si conoscono a livello planetario ed ha presentato i dati sulla sorveglianza internazionale sugli stessi temi. Ampia attenzione sul confronto fra le sane e le malsane abitudini.

Il dietista Cristian Valle, borsista presso l’ASL di Asti e atleta ben noto alle cronache locali in materia di tamburello, ha saputo tenere ben desta la platea coinvolgendo i ragazzi con un test per alzata di mano ed ha dato le linee guida su quella che si considera una sana e corretta alimentazione. Ad esempio, un succo di frutta alla pesca equivale a quattro pesche ma non sazia altrettanto. Numerosi i raffronti su snack vari, merendine, biscotti, patatine e bevande.

Il dottor Ettore Bacchini, esperto di medicina dello sport, ha esaminato i benefici dell’attività fisica, puntando il dito sull’importanza di fare movimento nell’era dell’informatica e dell’intrattenimento elettronico sempre più allettante, ma che induce una sempre maggiore sedentarietà.

La dott.ssa Fiorella Corti, psicologa psicoterapeuta presso l’Associazione GAPP FIDA di Alessandria, si è soffermata sulla fase di crescita dell’adolescenza, visto che il campione di popolazione esaminato è proprio in quella fascia di età. Partendo dall’immagine che ognuno ha di se stesso, tenendo conto della paura che taluni soggetti possono avere di esibire il proprio corpo e dell’attenzione talvolta esagerata rivolta al corpo medesimo: problemi che possono poi sfociare nei disturbi legati all’alimentazione, come l’anoressia o la bulimia.

Si è trattato in definitiva di una bella mattinata di approfondimento, su un tema davvero di sostanza: fare attenzione a ciò che si mangia è importante per la salute, così come è importante fare dell’attività fisica e il tutto con moderazione e buon senso. Ci piace chiudere con un particolare per niente trascurabile, messo bene in evidenza dal Presidente Inquartana nell’apertura: tutto quanto il convegno è stato reso possibile dall’unione di tante piccole collaborazioni volontarie, compresi i relatori che hanno messo a disposizione gratuitamente il proprio sapere.

Red.