Il miglior Asti della stagione nulla può contro il Santhià e l’arbitro

4 novembre 2012 | 16:32
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Il miglior Asti della stagione nulla può contro il Santhià e l’arbitro

Molte le recriminazioni dei biancorossi al termine di una partita giocata bene, contro una formazione di assoluto valore come dimostra la classifca (il Santhià è quarto a soli 5 punti dal Chieri capolista e a due dal secondo posto), in cui non si è vista tutta questa differenza di punti. Protagonista in negativo dell’incontro l’arbitro, il signor Daniele Gozzi di Siena, autore di una pessima direzione di gara e decisivo sull’andamento dello stesso.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla cronaca della partita che vede nel primo tempo l’Asti giocare bene e creare diversi pericoli per la porta difesa dal giovane Goio, ma gli attaccanti biancorossi mancano di precisione e quando Lo Bosco trova la rete, viene annullata per fuorigioco; pure la sorte volta le spalle ai galletti che colpiscono la traversa con un colpo di testa di De Stefano su calcio d’angolo. Poco o nulla da segnalare sul fronte offensivo del Santhià che sembra debba capitolare da un momento all’altro, ma il primo tempo si conclude sullo zero a zero.

Nel secondo tempo si erge a protagonista il direttore di gara che al 7′ assegna un calcio di rigore agli ospiti per fallo da ultimo uomo di Ciolli su Di Paola, quando dalla tribuna era parso netta l’entrata pulita sul pallone da parte del difensore astigiano che, il danno oltre alla beffa, viene espulso. Dal dischetto lo stesso Di Paola segna la rete che si rivelerà decisiva. Passano soli tre minuti e ancora il signor Gozzi di Siena cerca di rimediare all’errore espellendo Visciglia del Santhià, reo di un intervento molto pericoloso, ma anche qui il rosso sembra esagerato, se si considera che sino a quel momento l’unica ammonizione comminata era stata ad Alvitrez per fallo di mano (anche questa decisamente esagerata, soprattutto se si pensa ad alcuni interventi pericolosi che meritavano il giallo).

Ristabilita la parità numerica in campo, l’Asti prova anche a pareggiare il risultato e crea alcune occasioni, una in particolare con Perrone (sceso in campo stringendo i denti in quanto non al meglio) che calcia alto da buona posizione. Il Santhià trova maggiori spazi in contropiede e sfiora il raddoppio con Di Paola che coglie il palo a Strukelj battuto, poi lo stesso numero uno biancorossa ferma regolarmente il centravanti ospite in uscita disperata.

Nel momento di maggior forcing dei galletti alla ricerca del pareggio, ecco ancora ergersi a protagonista la giacchetta nera (anche se di giallo fosforecente vestita) che espelle Alvitrez per doppia ammonizione per un secondo fallo di mano che, se veramente c’è stato, era chiaramente involantario con la palla schizzata sull’erba umida. L’Asti non demorde e prova ancora il tutto per tutto, rischia il raddoppio che Strukelj evita con un triplo intervento, ma le speranze di pareggio si infrangono sul portiere ospite Goio che respinge miracolosamente il tentativo da distanza ravvicinata di Oliviero presentatosi solo davanti a lui dopo un rimpallo quando mancavano solo tre minuti al novantesimo.

Nel recupero poco da segnalare se un possibile rigore per il Santhià, questa apparso molto più netto, non concesso dal mediocre arbitro che, quando con il triplice fischio finale sancisce la sconfitta dell’Asti, viene subissato dai fischi dei tifosi biancorossi che invece riservano ai propri beniamini i meritati applausi per l’ottima prova; ed è proprio da qui che i galletti devono ripartire dimenticando in fretta questa domenica e guardare al futuro con maggiore ottimismo: giocando così arriveranno anche le vittorie, non sempre ci sarà un signor Gazzi sulla strada dei biancorossi.

Luciano Baracco

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