In Promozione cercasi anti-Colline; Canelli, ora la crisi è profonda

20 novembre 2012 | 07:45
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In Promozione cercasi anti-Colline; Canelli, ora la crisi è profonda

Il primo dei tre esami fino al giro di boa – i prossimi saranno contro Santostefanese, domenica, e Vignolese – è stato superato bene nonostante qualche impaccio iniziale. Raimondi non ha cambiato lo scacchiere ma lo spostamento di qualche pedina – Di Maria nell’inedito ruolo di vertice basso, vista l’indisponibilità di Conti – e la bravura del San Carlo nel bloccare certe giocate hanno impedito ai gialloblu di sviluppare la loro consueta manovra, poi dopo il gol di Parrino è stato tutto più semplice.

Proviamo noi a rispondere all’interrogativo o meglio il nostro anti-Colline ce l’abbiamo: è la Vignolese che, dopo una partenza in salita per i molti infortuni, sta risalendo alla grande tanto da vincere gli ultimi sei match. Ecco che lo scontro diretto a Vignole Borbera del 9 dicembre fornirà giudizi profondi. Intanto domani c’è il ritorno dei quarti di Coppa: si parte dal 2-1 e il Carmagnola ha dimostrato al “Fausone” di valere di più dell’attuale posizione in campionato. Tra gli astigiani si rivedrà Fuser.

Nervi tesi invece in casa Canelli. Davvero brutta la sconfitta di domenica a cui è seguita un po’ di confusione. Nella giornata di lunedì, infatti, sembrava certo l’addio del dirigente Barida in polemica con alcune scelte societarie, dimissioni poi rientrate nel tardo pomeriggio.

La posizione di Mezzanotte s’è fatta traballante ma l’ombra che s’avvicina (Robiglio?) non ci piace per una convinzione di massima: a pagare è sempre (perché più facile) l’allenatore ma qui c’è una squadra troppo inesperta e incapace di buttarla dentro per cui gli interventi sarebbero da fare altrove.

Gli spumantieri avevano fatto bene sino all’ottimo 0-0 di San Damiano, poi evidentemente con la sconfitta patita dalla Santostefanese qualcosa s’è rotto e nelle difficoltà la gioventù è diventata un boomerang. Insomma nelle prossime settimane gli spunti non mancheranno, staremo a vedere.  

Marco Porcellini