Team-Powering, il nuovo progetto dell’Asti Calcio

17 novembre 2012 | 15:57
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Team-Powering, il nuovo progetto dell’Asti Calcio

L’iniziativa, voluta dal presidente della società biancorossa Pier Paolo Gherlone-, è stata illustrata dalle due curatrici del progetto le dottoresse Monica Tapparello e Katia Ramello della società HR Community Consulting.

Si tratta di un progetto di formazione manageriale, molto usato nelle aziende classiche, che per l’occasione è stato adattato ad una realtà diversa come quella rappresentata da una società sportiva, che in parte ricalca l’azienda tradizionale, ma ha un variabile importante nella pratica di uno sport e nello specifico del calcio. L’obiettivo è quello di migliorare il lavoro di squadra supportando la dirigenza e lo staff tecnico, coinvolgendo anche i calciatori.

Lo studio prevede l’analisi della cultura organizzativa della società, dello stile di leadership e delle capacità manageriali per poi definire la diagnosi; in seguito attraverso l’attività di coaching viene fatto un’azione di supporto e affiancamento allo staff dirigenziale e tecnico che andrà ad individuare un modello di riferimento da raggiungere, per poi poter lavorare con le squadre (principalmente prima squadra e juniores) in funzione dell’obiettivo da raggiungere. Lo scopo è quello di creare un’identità di gruppo sempre più forte, un clima positivo, riconoscere l’obiettivo comune e sviluppare le motivazioni, la determinazione e l’assunzione di responsabilità verso la squadra.

Le due relatrici hanno evidenziato come nel momento della presentazione ai tecnici e alla squadra si sia alzato un muro, essendo un’iniziativa che andava fuori dai canoni classici del calcio, ma man mano che andava avanti il progetto tutti ne hanno compreso l’importanza e l’utilità al punto che i calciatori stessi si presentavano per chiedere consigli e per avere un sostegno non psicologico (le due dottoresse non sono medici), ma bensì motivazionale.

E proprio da due calciatori tra i più rappresentativi della squadra, il bomber Loreto Lo Bosco e il capitano Mattia De Stefano, è arrivata la testimonianza diretta della positività del progetto; in particolare il centravanti ha dichiaratato: “è un’esperienza importante, un lavoro serio e bello anche se quando è stato presentato con quel nome mi sono spaventato. La settimana scorsa (prima della sfida contro il Tortona ndr) ho voluto parlare con le dottoresse (amichevolmente dette zie e questo colloquio mi ha dato molta serenità e soprattutto lucidità, mi ha aiutato a riflettere e non è un caso che domenica abbia segnato”.

Insomma se il buongiorno si vede dal mattino, il progetto Team-powering è partito con il piede giusto.

Luciano Baracco

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