Con “Educata…mente Sport”, lo sport a tutto tondo nelle scuole elementari
Attraverso la collaborazione tra il corso di Scienze Motorie del Polo Universitario di Asti, sostenuto dalla Fondazione della CR Asti, anche nell’anno scolastico 2011/2012, come nel 2010/2011, è stato realizzato il progetto che porta nelle scuole elementari l’attività sportiva non fine a sè stessa, ma intesa con obiettivi ad ampio raggio, i cui risultati sono stati presentati nel corso di un seminario nell’Aula Magna di Astiss, da Giovanni Musella e Giulia Bardaglio, della Suism, alla presenza di Michele Maggiora, presidente di Astiss, Lavinia Saracco, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e l’Assessore allo Sport del Comune di Asti Marta Parodi.
“Il percorso – spiega in apertura Giovanni Musella – è inteso come un momento di crescita in cui la persona cresce, con stili di vita solidi e perduranti nel tempo, con consapevolezza del proprio corpo. Ciò che si fa, lo si fa perchè lo si conosce. Prima è importante conoscere, poi si devono sviluppare le abilità motorie, ma sono altrettanto importanti le relazioni sociali nello sviluppo dell’autonomia dell’individuo”.
Sono stati 1200 i bambini che hanno partecipato al progetto “Educata…mente Sport”, appartenenti per il 62% ai plessi scolastici di Asti, il 38% alla provincia.
In uno scenario in cui bambini e ragazzi sono sempre più in sovrappeso, il programma interviene per misurare lo stato dei giovanissimi astigiani ed avvicinare i bambini, molto sedentari, ad un’attività motoria rivolta al benessere ed alla prevenzione delle malattie. La maggior parte dei bambini astigiani coinvolti in “Educata..mente Sport” è normopeso, con alcuni casi di sovrappeso, soprattutto al femminile, in particolare tra gli alunni della provincia.
Nel corso del progetto, è stata analizzata anche la percezione del sè corporeo, con un questionario compilato all’inizio e alla fine del percorso progettuale. La doppia compilazione ha permesso di evidenziare un incremento delle risposte corrette, dunque una maggiore consapevolezza del proprio corpo.
I bambini sono stati inoltre guidati dagli Istruttori di Scienze Motorie in diversi esercizi specifici per misurarne le abilità motorie, monitorate e valutate attraverso una apposita griglia. Anche in questo caso, le misurazioni tra pre-test e post-test hanno rilevato importanti miglioramenti. Nell’attività sportiva, una rilevante importanza è data anche all’aspetto comportamentale, inteso come accettazione delle regole ed impegno negli esercizi proposti, nonchè l’avviamento agli sport di squadra.
Si tratta di verifiche legate a capire ciò che è successo nella popolazione scolastica: un’ora alla settimana non è gran che, ma basta questa per lasciare traccia nei bambini, che devono però essere guidati alla conoscenza di ciò che fanno, non possono essere solo esecutori, in modo da prendere coscienza del proprio cambiamento.
“Vale la pena puntare il dito sul fatto – ha sottolineato in conclusione della presentazione Musella – che non esiste solo l’attività sportiva in sè, ma è fondamentale costruire delle basi sportive da trasferire in tutti gli ambiti della vita. Sono chiavi di lettura da condividere all’interno di un team, utilizzando strategie che non possono essere teoriche, ma confrontate sempre con il territorio, che restituisce risposte, per un progetto che tenda al miglior risultato possibile. Non si tratta solo di un’attività sportiva in sè, ma il risultato deve essere la crescita della persona, conoscendo i propri limiti e sapendo essere in relazione con gli altri”.
Tutti i risultati del progetto “Educata…mente sport” sono raccolti nel sito www.abilitaesviluppo.it .
Claudia Solaro