L’ostacolo Vignolese sulla corsa senza pause delle Colline

4 dicembre 2012 | 12:01
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L’ostacolo Vignolese sulla corsa senza pause delle Colline

Qualche piccolo patema c’è stato, complice un arbitraggio non proprio impeccabile, ma come sempre alla lunga i gialloblu hanno prevalso: sotto 0-1 al 45’ come contro la Santostefanese, nella ripresa è arrivata, inesorabile, la rimonta. Il riutilizzo di Diego Fuser ha comportato il passaggio al 4-4-2, sistema di gioco “ad hoc” per l’ex granata, modificato nel secondo tempo con l’ingresso di Tandurella (proprio al posto del campione di Venaria Reale, si sarà rabbuiato?) per fornire maggior velocità all’attacco.

Con la stessa generosità con la quale aveva assegnato il rigore ai chieresi, l’arbitro decretava il penalty per il presunto atterramento di “Tandu” trasformato da Termini. Era l’inizio della discesa: appena un minuto e un traversone del capitano era deviato nella propria porta da Bozzato, in chiusura il tris di Tandurella.

Ora la testa è già alla super-sfida di domenica contro una Vignolese reduce da otto vittorie consecutive: i collinari tornando imbattuti dalla Val Borbera darebbero un ulteriore segnale di forza, quasi disarmante per le avversarie.

Ben ventisei punti più sotto, il Canelli del nuovo corso è incappato nell’ottava sconfitta stagionale, un’altra pesante perché subita da un’avversaria vicina in classifica. E’ chiaro che con tre allenamenti a disposizione mister Massimo Robiglio non potesse compiere miracoli: ha impostato un rombo a centrocampo dove Mighetti era il vertice basso, Baseggio quello alto in attesa di avere a disposizione Paroldo e Talora. Quest’ultimo, impiegato con profitto da Mezzanotte come leader difensivo, nei piani del nuovo tecnico figura in mediana, ruolo preferito dall’ex Moncalvo.

Infine la Santostefanese. Il secondo k.o. di fila non può valere il ridimensionamento delle ambizioni perché domenica il portiere del San Carlo Parisi è stato superlativo, parando due rigori. S’è intanto aperta in queste ore la “finestra” degli svincoli: vedremo chi finirà sul mercato.

Marco Porcellini