Oggi, 1 dicembre 2012, Rossella Giordano compie 40 anni, vissuti tutti per lo sport. In occasione del suo compleanno, abbiamo fatto una chiacchierata con la marciatrice che da oltre vent’anni porta in giro per il mondo il nome della sua amata città.
Rossella, la tua vita è stata completamente dedicata alla marcia, ci fai un bilancio della tua carriera?
“Il bilancio della mia carriera: sicuramente avrei potuto ottenere di più: una medaglia sarebbe stato un sogno! Sono però contenta di quello che ho fatto“.
Tu sei molto legata ad Asti e alle tue origini, ti sei sempre allenata qui, preferendo la tranquillità di casa in una sorta di “autogestione” rispetto a una vita lontana dalla tua famiglia, accanto ai tuoi allenatori. Da dove nasce questo tuo rapporto così stretto con Asti?
“Si, sono molto legata ad Asti e alla mia famiglia – spiega Rossella – è per questo che ho sempre patito stare in raduno per lungo tempo e il ritorno a casa è sempre stato bellisssimo. Questo legame penso nasca dalla consapevolezza del fatto che, prima o poi, la vita sportiva finisce e ritorni nei tuoi luoghi, con i tuoi amici di sempre e con la tranquillità di una vita normale…”
Rifaresti le stesse scelte se potessi tornare indietro?
“Certo, si potesse tornare indietro non farei certi errori in allenamento e in gara ma in fondo la vita è bella anche per questo. Sicuramente, vorrei aver avuto la condizione atletica di Atlanta96 con la testa di Atene2004!”
Nella stagione 2013 ti vedremo ancora in pista a marciare per le Fiamme Azzurre?
“Si, nel 2013 gareggerò ancora nonostane l’età! Non avrei mai pensato di fare ancora agonismo a 40 anni, ogni anno è sempre più dura sia a livello fisico, visto che è dal 1985 che marcio, e sia a livello mentale perchè a 40 anni hai altri obiettivi rispetto a 20 anni!”
E come ti vedi tra dieci anni?
“Tra 10 anni… spero di non gareggiare più! Sicuramente continuerò a correre, più che a marciare, o a camminare visto che mi piace molto, per una marciatrice sembra scontato ma conosco tanti marciatori e marciatrici che odiano camminare. Il mio sogno non sportivo è sicuramente avere una famiglia, non farò però marciare mio figlio, a meno che non lo decida lui!”
Tanti auguri, Rossella…perchè, come si suol dire, la vita (ri)comincia a quarant’anni!
Claudia Solaro