Agli Italiani di Judo, bronzo e cintura nera per Aurora Musacchio

11 febbraio 2013 | 10:42
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Agli Italiani di Judo, bronzo e cintura nera per Aurora Musacchio

Nel peso oltre i 70 kg l’astigiana della Sezione Judo della Polisportiva Cassa di Risparmio di Asti (nella foto sul terzo gradino del podio) si classifica al terzo posto e guadagna la cintura nera di diritto.

Non inizia bene Aurora che perde subito il primo incontro contro la siciliana Russo per somma di ammonizioni. Pur avendo impostato tutto l’incontro all’attacco e non aver lasciato spazio all’avversaria, non riesce a reggere i tempi più lunghi dell’incontro come da nuovo regolamento di quest’anno e cede sul piano fisico.

Recuperate le forze, ricomincia la lunga camminata verso l’altra unica medaglia disponibile, quella di bronzo, e da qui in poi le cose cambiano decisamente. Aurora appare più carica e concentrata delle sue avversarie e a suon di “ippon” liquida  la marchigiana Ruani, la pugliese Pinnelli e poi la napoletana Fabrizio. Ormai le manca solo un incontro per salire sul podio, ma la sua avversaria, infortunatasi nell’incontro precedente, si ritira dalla competizione. Il risultato è dunque scontato: medaglia di bronzo e cintura nera, quella che si aggiudicano solo le 4 medagliate di ogni categoria di peso alle finali dei campionati italiani.

Aurora in questa competizione ha gareggiato nella categoria di peso superiore a quella sua abituale dei 70 kg.- commenta il suo tecnico Cristina Cirillo- e si è scontrata con avversarie di gran lunga più pesanti di lei anche di decine di chili. Purtroppo il suo allontanamento dalle competizioni ufficiali per nove mesi non ha permesso una preparazione fisica e un recupero ottimale per questi Campionati. Ma quello che non ha fatto il fisico ha potuto la testa, ed infatti dopo il primo incontro ho ritrovato la ragazza decisa e determinata che sono abituata a conoscere da anni.”

Oltre ad Aurora hanno gareggiato domenica anche Francesca Pellegrino e Irene Boccia nel peso fino a 52 kg, mentre sabato per le categorie maschili era di scena Matteo Malabaila nel peso fino a 46 kg.

Matteo al primo incontro affronta quello che sarà  poi il campione italiano della categoria, il friulano Mortal, e il nostro astigiano gli dà del filo da torcere fino alla fine. Sconfitto deve accontentarsi dei recuperi, e supera bene il primo incontro, ma al secondo il suo stop sarà quello definitivo. In genere comunque una gara soddisfacente, tenuto conto che si tratta di una finale di Campionati Italiani a cui accedono solo i migliori di ogni regione.

Le sue compagne di palestra Francesca e Irene scendono sul “tatami” il giorno successivo con ottime possibilità di ben fare. Buono il sorteggio di Francesca che  supera i primi due incontri e arriva fino agli ottavi di finale. Sembra essere in forma e anche ben determinata, purtroppo però la sua corsa è fermata dall’atleta Lunardi della Lombardia e poi nei recuperi dall’atleta del Lazio Volpe. Francesca paga lo scotto di una categoria fra le più difficili e talentuose del panorama nazionale, con atlete a livello internazionale.

Non altrettanto favorevole il sorteggio di Irene Boccia che capita nella poule più difficile, e dopo i primi due incontri superati brillantemente, incontra l’emiliana Fiora, prima della ranking e terza classificata ai Campionati Europei dello scorso anno.

Buono l’approccio al combattimento della nostra Irene che tiene bene il ritmo, ma una zampata fatale della sua avversaria la lascia al tappeto. Cominciano così i sudati recuperi, in una categoria che ha visto schierate ben 43 atlete. E qui cominciano anche i primi cambiamenti, perchè l’astigiana, invece di caricarsi, sembra spegnersi man mano che la gara va avanti. Supera anche se non con la solita verve i primi due incontri di recupero, ma poi le è fatale il combattimento contro la lombarda La Gamba, atleta non impossibile, ma che propone un judo scomodo e ostico. Irene passa in vantaggio a metà incontro, ma poi non riesce a gestire bene  e a 1 secondo dalla fine si fa superare per somma di ammonizioni. Chiude la sua gara al settimo posto con il rammarico di aver sprecato una medaglia che era ampiamente alla sua portata.

Una finale nazionale non è mai una gara facile – commenta sempre il tecnico- perchè in poche ore ci si gioca tutto un anno di allenamento e sacrifici. Oltre a gestire i propri avversari, a volte ancora di più è difficile gestire se stessi e lo abbiamo visto bene in questo week-end. Siamo contenti per la vittoria di Aurora, ma speravamo di tornare a casa con qualche medaglia in più.”

Red.