Asti, tutti insieme per fare rinascere il basket che fu…

27 febbraio 2013 | 14:28
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Asti, tutti insieme per fare rinascere il basket che fu…

“Non bisogna mai dimenticare le proprie origini… C’era un tempo (partiamo dal 1954) in cui il basket ad Asti iniziò una storia piena di fervore ed impegno, sudore e successi.

Raggiunta una prima volta la serie B nel 1959, la Libertas Pallacanestro Asti navigò tra alti e bassi sino al fortunato incontro targato Saclà (1967), con una progressione incredibile dalla serie D alla serie A, sotto l’abile guida dell’ungherese Lajos Toth (nel 1972 fu 8° posto, finale di coppa Italia persa contro una certa Ignis Varese e accesso alla Coppa delle Coppe…).

Nel 1973 si trasferì a giocare al PalaRuffini di Torino (giungendo addirittura sesta, sempre con la “bandiera” Charly Caglieris in regia), l’anno successivo confluì nell’Auxilium Torino di don Gino Borgogno, ripartendo per un altro “miracolo sportivo” costellato di finale di Coppa Korac (persa nel 1976 con la Jugoplastika Spalato solo per differenza canestri) semifinali scudetto (3 consecutive dal 1984 al 1986) e tante altre storie da raccontare.

Ma nel frattempo la “fame” di basket ritornava ciclicamente a farsi sentire; ecco perciò l’Astense Basket Club, dalla serie C2 del 1979 alla B2 del 1993, anno dello scioglimento, con tanti successi targati Tubosider. O ancora l’Amatori Asti, in serie C dal 1986 al 1989, per non parlare del Basket Club Cierre Asti, nato nel 1988 addirittura in Promozione, per salire via via sino alla serie
B2, mantenuta dal 2001 al 2008 (anch’essa targata Tubosider), anno del passaggio di diritti a Novara.

Per ultima ricordiamo l’avventura dell’Amici di Marcolino, società nata nel 2008 e salita in soli due anni dalla Promozione alla serie C2 in cui è rimasta fino alla chiusura definitiva nel 2012. 

E ora?

Ora è il momento di ripartire. Una provincia come Asti non può vivere solo di ricordi e di gloria passata. Una terra fertile come quella astigiana non può negare ai suoi abitanti la possibilità di conoscere e crescere nello sport più bello del mondo.

Per questo motivo il Comitato Regionale della FIP ritiene inderogabile affrontare il problema alla radice, coinvolgendo tutti i protagonisti nel trovare le giuste soluzioni ai problemi che hanno portato il basket nell’astigiano ai suoi minimi storici. E lo potremo fare solo unendo le forze in campo di tutti i protagonisti ed i sostenitori del basket, società sportive, allenatori, dirigenti, istruttori, giocatori, giornalisti, autorità locali o anche solo semplici affezionati della palla a spicchi.

L’appuntamento è per il prossimo 5 marzo 2013 alle ore 20,30 , presso il Salone della Parrocchia Don Bosco in Corso Dante 188 Asti. Ci incontreremo per trovare le soluzioni giuste, ma soprattutto per RIPARTIRE!

Se anche tu credi che non possa più mancare il basket ad Asti da’ il tuo contributo”.

Il Presidente
Giorgio Mapelli

Nella foto, tratta dal sito www.sacla.it , la formazione della Saclà degli anni ’70.