Con il Chieri, l’Asti Volley paga la solita partenza lenta

17 febbraio 2013 | 12:23
Share0
Con il Chieri, l’Asti Volley paga la solita partenza lenta

La vittoria, in due ore di gioco, alle torinesi 1 –3. L’Asti paga a caro prezzo una serata di scarsa vena del proprio collettivo. Un gruppo che talune volte mostra strane contraddizioni e pericolose discontinuità. Un primo set da dimenticare, come sette giorni prima a Desio. Dopodichè messo un pochino di ordine tra le fila, e la consapevolezza di poter incidere sul risultato, il tentativo di riprendere in mano la partita. Ma non sempre, quasi mai, le avversarie concedono spazio e tempo. Così Chieri esulta, Asti esce a capo chino dal PalaSanQuirico.

Al termine della partita la dichiarazione della “irriducibile” capitana Enrica Borgna che con 15 punti è la miglior realizzatrice dell’Asti: “Avrò fatto anche bene, ma la pallavolo è un gioco di squadra. Non si vince singolarmente ma tutte assieme. Questa sconfitta è un vero peccato. Il primo set l’abbiamo regalato ma poi nei restanti si è reagito. Nel terzo set gara alla pari. Forse si doveva iniziare prima, e magari qualche punticino lo prendavamo noi.”

Come si spiega questo Asti con partenze diesel?

Non so. Bisogna risolvere questo problema. Dobbiamo lavorare su questo. Importante iniziare da subito e bene, perchè le avversarie non danno tempo ai recuperi.”

Sabato gara più abbordabile in casa di Club Italia.

Sulla carta pare così. Ma nonostante la loro posizione in classifica non si dovrà sottovalutare l’incontro. Preparare bene la gara e cercare di prendere i tre punti. Asti in questo campionato deve ancora dire molto. Stiamo lavorando bene, siamo una bella squadra. Continuiamo a lavorare bene – chiude la Borgna – e solo alla fine faremo i conti.”

La parola passa alla capitana del Chieri (ex Asti) Chiara Burzio: “Inutile nascondere che sono felice per questa vittoria. E’ un periodo che stiamo recuperando la miglior forma. Arriviamo da tre vittorie consecutive. E’ vero, giochiamo con alti e bassi ma stiamo recuperando anche una classifica che, se ci da poche speranze per il vertice, almeno rende serene. Le vittorie – chiude senza ironia la Burzio– fanno divertire.”

Giuseppe Pio