Anche lo sport astigiano piange Pietro Mennea

21 marzo 2013 | 09:44
Share0
Anche lo sport astigiano piange Pietro Mennea

Il velocista azzurro è stato uno dei migliori atleti italiani di sempre, oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980 nei 200 metri, specialità che lo ha visto detenere il record del mondo, stabilito nel 1979, con 19’72” per quasi 17 anni. 

Abbiamo chiesto un ricordo di Mennea a Piercarlo Molinaris, attuale vice presidente del comitato regionale del Coni e già presidente del Comitato Provinciale, ma soprattutto atleta azzuro negli stessi anni del fuoriclasse pugliese:

La notizia della morte di Pietro mi sconvolge – dichiara Piercarlo – Io ho avuto la fortuna di conoscerlo durante alcuni ritiri con la nazionale. Era un atleta con la A maiuscola, aveva un temperamento e una volontà di ferro, superiore a tutti gli altri, una voglia di emergere che lo ha portato sino all’oro olimpico, credevo potesse superare anche il male che invece lo ha portato via.

Con Vittori hanno formato una coppia formidabile – prosegue Molinaris – Pietro aveva una capacità di soffrire fuori dal comune; era sempre l’ultimo a finire l’allenamento. Per capire la serietà dell’atleta vi racconto un aneddoto: Mennea a Formia stava all’Hotel Miramare, ma visto che gli avevo detto che il sole faceva male agli atleti, lui era sempre bianco, pallido, non si è mai concesso un momento in spiaggia o di fare tardi anche solo una serata.” 

Luciano Baracco