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Invece è successo quello che nessuno si poteva, o voleva, attendersi e cioè la sconfitta. Seppur al tie – break, brucia ugualmente.
Le parole del direttore generale dell’Asti G.Paolo Luisi:
“Certo, questa sconfitta fa male. Se pensiamo che il Brescia di partite ne ha vinte davvero poche in questo campionato, troviamo l’amarezza di questa sconfitta. Il divario tecnico e di classifica è molto largo tra le due formazioni, per questo si sperava in un risultato più pieno. Si è buttata via un’altra possibilità per camminare verso qualcosa di più importante. Pazienza.”
Mercoledi sera, ancora in trasferta, anticipate con Vercelli.
“Abbiamo “nostre” ragazze che parteciperanno in nazionale under 16( Morra e Paternoster) perciò ci sarà l’anticipo con Vercelli. Una gara non semplice da giocare Vedremo cosa riusciremo ad ottenere.”
Succesivamente, sabato ad Asti arriva il Lilliput, bestia nera dell’Asti. Un poco come dire Chieri.
“Proprio così. Due squadre indigeste per Asti. Con Settimo c’è una buona rivalità. Vincere sarebbe bello proprio per il fatto di campanilismo piemontese in questa categoria. Sarà una bella lotta.”
A Sport Asti hai dichiarato, unito ad altri numerosi commenti degli sportivi astigiani, che le donne nello sport sono discriminate. Inserisci anche l’Asti volley femminile?
“Certo. E’ da 21 anni che ad Asti si fa pallavolo femminile, qualcuno se ne è accorto? Non voglio sempre toccare il tasto politico, ma nemmeno quando ci sono amministratori al femminile si fa molto. Addirittura manca la solidarietà al femminile. Mi dispiace dirlo, ma nemmeno l’attuale assessore è venuta, almeno una volta, a vedere la squadra di pallavolo astigiana al “femminile”. Non so più cosa dire. Non dico che siamo dimenticati, ma quasi. Sono amareggiato”.
Giuseppe Pio
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