Presentata a Cherasco la tappa ”un po’ astigiana” del Giro 2013

20 aprile 2013 | 09:32
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Presentata a Cherasco la tappa ”un po’ astigiana” del Giro 2013

Saranno 242 i chilometri che i ciclisti dovranno percorrere prima di arrivare a Cherasco (Cuneo), in una tappa classificata “per velocisti”, ma con qualche asperità nella parte finale, con il GPM di terza categoria fissato in località Tre Cuni, nell’albese.

La carovana rosa entrerà in provincia di Asti a Castelnuovo Belbo, per poi transitare da Nizza Monferrato, dirigersi verso Costigliole e lascerà il nostro territorio a Castagnole Lanze.

La tappa è stata presentata del dettaglio ieri sera, nella sala consigliare del Comune di Cherasco, con il sindaco Claudio Bogetti a fare gli onori di casa con i tanti ospiti presenti, tra cui l’Assessore regionale allo Sport Alberto Cirio, albese che tanto sta facendo per promovuore il territorio locale attraverso grandi manifestazioni sportive, e il giornalista sportivo Giorgio Viberti.

Numerosi gli sponsor presenti, per lo più grandi aziende cheraschesi e braidesi, che sostengono da due anni questa impegnativa iniziativa ma dai grandi ritorni economici, diretti (oltre 5000 persone si fermeranno negli hotel della zona) e indiretti, (un arrivo di tappa del Giro d’Italia, trasmesso e seguito in tutto il mondo, è un volano eccezionale per il territorio).

Inoltre, per la prima volta nella storia del Giro, l’ultimo chilometro di gara si correrà su un asfalto ecologico, prodotto innovativo nel suo genere, che sarà rifatto utilizzando il polverino prodotto dal riciclo dei pneumatici in disuso. Un asfalto, oltre tutto, a “chilometro zero” in quanto il polverino sarà fornito dalla Tritogom, mentre la posa verrà realizzata dalla Sam, entrambe aziende cheraschesi.
L’idea di offrire questo nuovo manto è venuta a Giuseppe Piumatti, patron della Bra Servizi, azienda leader nella raccolta e smaltimento di rifiuti.

Ecco che il Giro d’Italia diventa un veicolo per messaggi non solo sportivi, un investimento in immagine dai molteplici risvolti. Nonostante la vicinanza territoriale, l’approccio allo sport tra astigiano e cuneese è lontano anni luce.

Claudia Solaro