Importanti novità in arrivo per lo sport in Piemonte

26 luglio 2013 | 14:07
Share0
Importanti novità in arrivo per lo sport in Piemonte

L’elemento più dirompente del testo riguarda il rapporto sport-scuola, garantendo, prima Regione in Italia, almeno due ore di attività fisico-motoria in tutte le classi piemontesi della scuola primaria, supportate da istruttori specializzati ( diplomati di grado universitario Isef o laureati in scienze motorie), che la Regione si impegna per legge a finanziare.

La novità coinvolgerà circa 180mila giovanissimi studenti, di cui più di 9mila nell’Astigiano, e la Regione sosterrà l’attuazione della nuova normativa con progetti realizzati in collaborazione con le istituzioni sportive e scolastiche locali.

L’investimento sarà di 2,1 milioni di euro all’anno, di cui 1,2 milioni della Regione Piemonte e gli altri 900mila euro suddivisi tra Ministero dell’Istruzione e Coni.

Già a partire dal prossimo anno scolastico il progetto sarà operativo nel 50% delle scuole primarie piemontesi e in tutte le altre dal 2014/2015.

Presentato questa mattina a Torino dal presidente della Regione, Roberto Cota, dall’assessore all’Istruzione e Sport, Alberto Cirio, e alla Sanità, Ugo Cavallera, la nuova norma è stata elaborata sulla base degli spunti forniti dal Tavolo tecnico regionale sulla normativa sportiva, avviato più di un anno fa con la partecipazione, accanto alla Regione Piemonte, di Coni, Federazioni, Enti di promozione sportiva, Discipline associate, CIP-Comitato italiano paralimpico, Ministero dell’Istruzione, Unione delle Province piemontesi, Uncem, Anci, Anpi, Istituto di Medicina sportiva ed esperti in materia.

Il nuovo testo di legge passa ora al vaglio tecnico degli uffici legislativi della Giunta Regionale per essere poi trasmesso a settembre al Consiglio Regionale, con l’obiettivo di giungere entro l’anno all’approvazione finale della nuova Legge sullo Sport.

La seconda grande innovazione che la normativa introduce, per incentivare ed agevolare la pratica sportiva anche attraverso la rimozione di ostacoli di tipo burocratico o economico, è l’abolizione dei costi del certificato di sana e robusta costituzione, necessario per la pratica sportiva non agonistica, che verrà rilasciato gratuitamente dal medico di famiglia.

Terza novità il riconoscimento istituzionale della figura del “volontario sportivo”, che sarà equiparata ad altre forme di volontariato e potrà godere di pari dignità anche nell’ambito di eventuali interventi di sostegno da parte della Regione.

Infine, quarta ma fondamentale novità, per la prima volta una legge stabilisce una correlazione diretta tra spese sanitarie e investimenti sportivi, da un lato riconoscendo che la pratica motoria di oggi si traduce in risparmio della sanità domani e, soprattutto, creando un automatismo sotto l’aspetto finanziario per il quale lo sport viene formalmente riconosciuto come strumento di prevenzione della salute e si stabilisce che una quota del fondo sanitario regionale sia destinata agli investimenti sportivi.

La nuova legge prevede, anche, due organismi per la creazione di un dialogo costante e diretto: un Tavolo tecnico istituzionale, composto da enti locali, rappresentanti del mondo sportivo e Ufficio scolastico regionale, e il Forum dello sport, aperto a tutte le associazioni sportive che potranno esprimere all’interno di esso le proprie esigenze e priorità.

“Si tratta di una legge rivoluzionaria, che fa del Piemonte la prima Regione per lo ‘sport per tutti’, a partire dalle scuole primarie – commenta il presidente Cota – I bambini piemontesi avranno, infatti, garantite due ore di educazione fisica a settimana con personale qualificato che affiancherà maestre e maestri. Fare attività sportiva fin dai primi anni di vita è fondamentale per crescere in salute e benessere, ed evitare pericolose patologie. La nuova legge prevede inoltre altre importanti novità, come la gratuità del certificato di sana e robusta costituzione e il riconoscimento dello status di volontari a coloro che prestano il loro tempo libero presso le società sportive”.

“Il Piemonte apre la strada a un’innovazione che ci auguriamo venga presa ad esempio a livello nazionale – commenta l’assessore Cirio – I nostri figli finalmente potranno fare sport anche a scuola, i volontari potranno avere la dignità che meritano, i piemontesi non pagheranno più i certificati per fare attività fisica e, soprattutto, facendo più sport, oggi, risparmieremo sui costi della nostra sanità, domani”.

Red.