All’Asti Calcio a 5 ”La salute sta a cuore”

26 novembre 2013 | 09:27
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All’Asti Calcio a 5 ”La salute sta a cuore”

Lo staff tecnico (tutti gli allenatori dalla prima squadra alla scuola calcio, ivi compresi il responsabile del settore giovanile ed il preparatore atletico della prima squadra) e lo staff medico-sanitario (tre medici tra prima squadra ed under 21 e fisioterapista) dell’Asti calcio a 5  parteciperanno (complessivamente 14 iscritti), in data 5 dicembre, al corso di B.L.S.D. (Basic Life Support and Defibrillation) organizzato dall’ASL in collaborazione con la Croce Rossa Italiana.

La società presieduta da Maria Cristina Truffa è stata la prima, nel mondo del futsal, a dotarsi di un defibrillatore, precorrendo i tempi in una costante ottica di prevenzione e tutela della salute.

I partecipanti potranno apprendere dal punto di vista teorico i principi basilari per il primo soccorso e, in un secondo momento, fare pratica. La lezione, infatti, prevede:
Lezione teorica sui principi della RCP (Rianimazione CardioPolmonare) e sull’uso del DAE (Defibrillatore semiAutomatico Esterno);
Dimostrazione in sessione plenaria della RCP e uso del DAE;
Addestramento a gruppi su manichino di soccorso a 1 soccorritore di soggetto adulto;
Addestramento a gruppi su manichino di soccorso a 2 soccorritori di soggetto adulto, di bambino e di lattante, manovre di disodtruzione delle vie aeree.

L’arresto cardiaco è un importante problema sanitario: in Europa oltre 400.000 persone ogni anno sono colpite da arresto cardiaco, in Italia oltre 60.000. La frequenza è di un caso ogni 1000 abitanti/anno. Nel mondo sportivo, purtroppo, i casi sono altresì evidenti e sotto gli occhi di tutti.

Molte di queste persone (sportivi e non) potrebbero essere salvate da tempestivi interventi di soccorso. È fondamentale che il soccorso sia portato nei primi minuti dopo l’arresto cardiorespiratorio, con le manovre che si sono dimostrate sperimentalmente più efficaci, nella giusta sequenza.

La maggior parte degli arresti cardiaci avviene in presenza di qualcuno che potrebbe iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP). Molti tentativi di RCP falliscono, perché iniziati troppo tardi. Poche semplici manovre, eseguite subito, creano invece i presupposti per una ripresa senza esiti invalidanti: sono le manovre del BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), cioè il supporto delle funzioni vitali e la defibrillazione.

In Europa la RCP viene iniziata da qualcuno dei presenti solo nel 15% dei casi di arresto cardiaco. Invece se chi è testimone di un arresto cardiaco inizia subito la RCP le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano: vuol dire poter salvare 100.000 persone all’anno in Europa.

È importantissimo saper valutare la presenza/assenza dei segni vitali, saper chiamare aiuto al momento giusto, saper fare le manovre rianimatorie coi mezzi immediatamente a disposizione, sul luogo dell’evento. Questo garantirà un minimo di ossigenazione agli organi “nobili”, soprattutto cervello e cuore, per cui il personale del soccorso avanzato al suo arrivo troverà un paziente ancora in grado di rispondere alle terapie che si avvalgono di mezzi più sofisticati.

L’A.S.D. Asti calcio a 5 ha ritenuto non solo opportuno, ma necessario, anche a seguito della promulgazione della Decreto Ministeriale del 24/4/2013 sulla “Disciplina della certificazione della attività sportiva non agonoistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo dei Defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita” (al cui Cap.5 sono specificati obblighi e tempistiche di attuazione della dotazione da parte delle Società Sportive Professionistiche e Dilettantistiche), aderire all’iniziativa della Scuola di Emergenza Sanitaria Astigiana (S.E.S.A.), certificata a livello Regionale, partecipando al corso di formazione certificato IRC per il corretto utilizzo e la corretta pratica delle manovre di RCP e uso del DAE.

Red.