Per Cinzia Passuello, un ritorno in ”Branca” da incorniciare

28 novembre 2013 | 13:29
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Per Cinzia Passuello, un ritorno in ”Branca” da incorniciare

E’ tornata dopo 13 lunghi anni a vestire nuovamente la casacca di questa cara e “vecchia” squadra che l’aveva vista, agonisticamente parlando, nascere nel lontano 1992.

In questi anni ha ottenuto lusinghieri risultati diventando una delle atlete astigiane più forti di sempre. Ha corso per diverse squadre, tutte molto competitive, però il suo cuore, in fondo, è rimasto bianco verde.

Quest’anno aveva iniziato la stagione un po’ in sordina per via di qualche acciacco con cui deve convivere. Durante l’anno è venuto fuori il carattere agonistico che alimenta la fiammella della passione e un po’ l’entusiasmo, un po’ la sensazione di poter correre ancora forte, fan si che Cinzia riconquisti la scena dell’atletica a livello assoluto. Da maggio in poi è un crescendo di vittorie, ben 14 vittorie assolute e 2 secondi posti; oltre 2 vittorie di categoria. 

In Branca vince per la quarta volta il Campionato Interno a 19 anni dalla sua prima conquista, vince la sua terza Corsa Sociale e lo fa tagliando il traguardo accompagnata dalle sue compagne di squadra che l’aspettano per darle il giusto tributo riconoscendone meriti e bravura.

Maurizio Fiora l’ha intervistata subito dopo il traguardo della corsa sociale.

Bentornata Cinzia, posso finalmente dire..
Grazie, te l’avevo promesso ed eccomi qua! Essenzialmente è una cosa che desideravo io. Credo che sarà per sempre.

Sappiamo che mantieni sempre le promesse. Cosa ne pensi della squadra dopo tanto tempo che non la vivevi dal suo interno?
E’ molto cambiata da quando eri tu Presidente. Ho trovato un nuovo entusiasmo e persone positive che hanno voglia di fare, tutto ciò è stimolante.

Sei contenta della tua stagione?
Si, ho voluto lasciare il segno. Sai, l’appetito vien mangiando.

L’ambiente sportivo che tu hai potuto vivere ed osservare a tutti i livelli come lo giudichi?
Sono un po’ critica soprattutto a questi livelli, la gente parla troppo consumando il fiato che potrebbe servire per correre più forte. Dovrebbero cercare di divertirsi di più godendosi questo bellissimo sport.

Quando hai incominciato a correre?
Ho iniziato nel 1992 correndo la 24 x 1 h percorrendo 10,5 km.

Oggi quante volte ti alleni, è la domanda che ti fan sempre tutti…
Si è vero, la curiosità impera. Riesco a fare ancora cinque uscite settimanali ottimizzando la mia giornata lavorativa e tutti gli altri impegni. Mi serve per rilassarmi. Quando corro sto bene.

Cosa ti senti di dire tu che hai raggiunto ottimi livelli assoluti a questi due campioncini (Gabriele Gagliardi ed Antonio Pantaleone, ndr)?
Mi chiedi una cosa che mi imbarazza. Consigliare gli altri non è mai facile. Prima di tutto essere umili. Non pensare solo alle tabelle, da sole non servono.

Ho saputo che hai rinunciato ad una convocazione ufficiale della rappresentativa Piemonte per essere qui con noi oggi, questo ti onora…
E’ vero, non mi sono piaciuti tempi e modi. Devono imparare a rispettare prima la persona e poi l’atleta.

C’è qualcuno che ti senti di dover ringraziare?
Qualche persona c’è. Preferisco dire che per ogni persona che mi è stata vicina, capita, aiutata ho il massimo rispetto e considerazione e di esse ho saputo apprezzare e far mie esclusivamente le cose positive.

Esprimi un desiderio…
Correre tutta la vita, stare bene e divertirmi.

Questa è Cinzia Passuello.

Red.

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