Il campo 2 di Asti sarà intitolato all’indimenticato Gaetano Scirea

15 gennaio 2014 | 20:53
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Il campo 2 di Asti sarà intitolato all’indimenticato Gaetano Scirea

Nel corso della seduta della seduta di Giunta Comunale tenutasi il 14 gennaio, in accoglimento di una proposta elaborata dalla Commissione Toponomastica, è stato deliberato di intitolare il campo di calcio posto tra Via Conte Verde e Via Monsignor Marello, comunemente identificato “Campo 2”, quale “Campo di calcio GAETANO SCIREA (1953-1989) – Campione del mondo nel 1982 – Esempio di lealtà e correttezza” (nella stessa seduta è stata deliberata anche l’intitolazione dell’ex tribunale a Nelson Mandela vedi articolo http://www.atnews.it/notizie/sociale/item/9967-l-ex-tribunale-di-piazza-catena-diventa-palazzo-nelson-mandela.html).

Gaetano Scirea (Cernusco sul Naviglio, 25 maggio 1953 – Babsk, 3 settembre 1989) è stato un calciatore italiano che giocava nel ruolo di libero, storica bandiera della Juventus a cavallo degli anni settanta e ottanta, nonché capitano dal 1984 al 1988. Nel 1982 Scirea contribuì a vincere il 20º scudetto, quello che diede il diritto alla Juventus di fregiarsi della seconda stella sulle maglie.
Scirea inizia a giocare nelle giovanili dell’Atalanta fino al Suo esordio in Serie A nel 1972 nella gara Cagliari – Atalanta 0-0, aveva 19 anni. Due stagioni ancora con i colori nerazzurri, poi il grande salto alla Juventus. Con la maglia bianconera giocherà dal 1974 al 1988. Il 30 dicembre 1975 fa il suo esordio con la maglia della Nazionale a Firenze contro la Grecia; indosserà per 78 volte la maglia azzurra, realizzando 5 gol e partecipando a due Campionati del Mondo, quarto in Argentina nel 1978 e Campione del Mondo nel 1982 in Spagna.

Si ritirò dal calcio giocato a 35 anni, alla fine della stagione 1987-88, dopo 377 partite di campionato e 552 totali con la maglia della Juventus e, soprattutto, senza aver mai avuto una sola espulsione in tutta la sua carriera. Con la maglia bianconera vinse in totale 7 Campionati Nazionali, 2 Coppe Italia, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe, una Coppa UEFA, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale, entrando così, insieme ai suoi compagni di squadra Cabrini, Brio e Tacconi – nella cerchia dei calciatori italiani vincitori di tutte le competizioni calcistiche ufficiali per club, contribuendo così a rendere la Juventus la prima squadra vincente in tutte le competizioni dell’UEFA.

Purtroppo, scompare a causa di un tragico incidente stradale occorso in Polonia nel settembre del 1989.

Negli anni successivi, in ricordo del suo stile e della sua correttezza in campo e fuori, vengono intitolati a Gaetano Scirea vari tornei giovanili, il “Trofeo Fair Play” del Consiglio della Lega Serie A, attribuito alla tifoseria più corretta d’Italia, e dal 1993, in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo, è stato istituito il “Premio Scirea”, conferito da una giuria di giornalisti al calciatore dalla stagione esemplare dal punto di vista della lealtà e sportività. Nel 2005 l’ex Commissario Tecnico della Nazionale, Enzo Bearzot, ha proposto il ritiro della maglia numero 6 in omaggio alla sua carriera.

“Lo sport è uno strumento straordinario per la completa ed equilibrata formazione di ogni persona. Ricordare e rendere omaggio ad un uomo che, nella sua lunga e prestigiosa carriera non ha riportato neppure un’espulsione ed ha avuto in campo e fuori dal campo sempre rispetto per tutti, comportandosi in modo esemplare, è sicuramente opportuno, soprattutto per offrire un modello da seguire ai giovani. – commenta il Vice Sindaco Davide Arri, con delega ai Servizi Demografici e Presidente della Commissione Toponomastica – Pensiamo sia un atto utile a promuovere sul terreno di gioco e sugli spalti, così come nelle relazioni sociali tutte, quei valori di correttezza e signorilità, sempre trasmessi con il suo comportamento da Gaetano Scirea, ricordando un autentico Campione nello sport e nella vita”.

L’iter amministrativo ora proseguirà con l’invio della delibera in Prefettura, la quale successivamente ne curerà la trasmissione a Torino, all’Istituto della Deputazione di Storia Patria, che ha il compito di controllare i requisiti morali e i meriti di coloro ai quali vengono intestate vie, piazze o altri spazi pubblici. Infine, la pratica ritornerà in Prefettura per il nulla osta definitivo e quindi l’Ufficio Toponomastica del Comune di Asti potrà apporre la targa marmorea.

Red.