Certificati per l’attività sportiva non agonistica: le linee guida

7 novembre 2014 | 13:31
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Certificati per l’attività sportiva non agonistica: le linee guida

Al fine di agevolare la conoscenza delle novità dell’ultimo decreto su questo tema, firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin lo scorso 8 agosto 2014, il Comitato Provinciale astigiano dell’Aics, sempre molto attento alla sicurezza dei propri circoli, ha inviato una nota a tutti gli affiliati e pubblicato le linee guida sul proprio sito.

Con le nuove regole, l’obbligo di certificazione vale “solo” per chi pratica attività sportiva non agonistica, e non per chi pratica attività ludico-motoria: dunque, chi fa sport per conto proprio, non ha bisogno del certificato, mentre è obbligatorio per alcuni specifici casi, chiariti dallo stesso Ministro.

Le regole si applicano agli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione, a coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni o a Enti riconosciuti, come l’AICS, (ma che non siano considerati atleti agonisti) e a chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Di fatto, valgono per tutti gli sportivi tesserati presso un’Associazione Sportiva.

Chi effettua attività sportiva non agonistica deve quindi sottoporsi a controllo medico annuale e per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un ecg a riposo effettuato almeno una volta nella vita.

Per chi ha superato i 60 anni di età e che presenta alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente, come anche per coloro che, a prescindere dall’età, sono affetti da patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare.

Obblighi a parte stabiliti dalla legge, resta il fatto che laddove si propone attività sportiva, anche se non agonistica e non rientrante nei vincoli dell’ultimo decreto (ad esempio, realtà come le palestre private non gestite tramite ASD), è consigliato richiedere allo sportivo un certificato che comprovi la propria salute, onde evitare spiacevoli complicazioni in caso di infortuni.

Per saperne di più visita il sito dell’AICS Asti (clicca QUI).

s.c.