L’Asti Calcio a 5 ha presentato il colpo Chimanguinho: ”è il sogno di tutti venire in questa piazza”

22 dicembre 2014 | 18:36
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L’Asti Calcio a 5 ha presentato il colpo Chimanguinho: ”è il sogno di tutti venire in questa piazza”

Si tratta del forte pivot Leandro Chimango, per tutti noto come Chimanguinho, bomber di razza che promette di scaldare il cuore dei tanti tifosi nero-arancio con le sue prodezze e la sua immensa classe. Il giocatore, nato l’8 marzo 1986, proviene dal Real Rieti e sinora in campionato ha realizzato ben 10 reti, ed è la classica “ciliegina sulla torta” oltre che la punta di diamante dell’eccellente mercato invernale compiuto brillantemente dalla dirigenza astigiana, dopo l’approdo e l’acquisto ufficiale dell’universale Duarte, ormai due settimane fa.

E’ un Chimanguinho (nella foto con Maria Cristina Truffa) che si dimostra molto convinto ed entusiasta della scelta fatta, a coronamento di un dicembre che l’ha visto al top fra campionato e l’esordio con la maglia azzurra a Montesilvano con gol, e nelle sue prime parole dice: “Sono molto contento e felice di essere venuto in questo squadrone, voglio continuare a fare bene come ho mostrato sinora al Real Rieti e centrare grandi traguardi e obiettivi con questa squadra, e possibilmente vincere lo Scudetto” e, aggiunge, “è il sogno di tutti venire qui in questa società e poter giocare con questa maglia, e alla fine, sono arrivato”.

Inoltre, si autodefinisce nel suo ruolo, come un pivot naturale, con caratteristiche ben definite anche se sottolinea “devo cercare di imparare al meglio in questi giorni i movimenti nella difesa a zona, per cercare di coprire e intervenire, quando capiterà e nell’evenienza, in fase difensiva”. La presidentessa Truffa, coglie l’occasione per svelare un piccolo retroscena su come si è sviluppata la trattativa, definita mercoledì scorso nell’ultimo giorno di mercato: “Mi trovavo all’estero, e mi giunge in giornata un sms dal presidente del Real Rieti (Pietrapaoli, ndr), che mi scrive “Vuoi Chima?” e, da parte mia, la risposta era assolutamente positiva, anche subito lo vorrei gli risposi. A parte tutto, non vedevamo l’ora che arrivasse”.

Tornando a Chimanguinho, abbiamo avuto modo di fare una breve conversazione con lui, per raccogliere a caldo le sue prime sensazioni.

Ciao Leandro, la prima domanda è molto chiara: in questi primi giorni in cui sei arrivato ad Asti, quali sono state le tue prime impressioni e sensazioni che hai avuto modo di avere, sulla città e sull’ambiente, in generale, della squadra?

“Le mie impressioni sono buonissime. Mi sono trovato molto bene, tuttavia è da pochi giorni che sono arrivato qua, però appena arrivati in città, mia moglie è rimasta contenta perché ha detto che è una bella città, e poi in squadra conosco una parte dei giocatori che hanno condiviso con me l’esperienza ai tempi della Marca, da Wilhelm allo stesso Duarte, senza dimenticare Tiago Polido, che considero il migliore allenatore del campionato”.

Come sappiamo provieni dal Real Rieti, dove hai siglato ben dieci reti e in cui, nei giorni scorsi, il presidente Pietropaoli era rimasto stizzito e aveva apertamente criticato il tuo presunto atteggiamento e comportamento nei riguardi del club laziale, per come mi eravate lasciati. Ti senti di replicare, di aggiungere qualcosa a proposito oppure è una questione che non ti riguarda e che consideri chiusa?

“Non è stata una scelta facile per loro dovermi cedere, ma ora che sono in questa nuova squadra, voglio soltanto concentrare e dedicare tutti i miei sforzi e le mie energie, unicamente per questa nuova avventura con l’Asti e per me, quella vicenda, la considero una questione ormai chiusa”.

Guardando alla tua carriera, hai anche giocato con prestigiose squadre del calcio a 11, quali il San Paolo e l’Internacional di Porto Alegre, in Brasile: ecco, potresti raccontarci queste esperienze vissute e qual è il clima e l’ambiente carioca che si prova e si respira?

“Oltre a queste esperienze, sono stato anche per 8 mesi nel club francese di Le Mans, ma sono sempre stati dei periodi brevi e corti per me, in quanto non avevo dalla mia parte un procuratore che mi poteva assistere, e pertanto senza una figura di spessore come questa, non puoi fare molta strada. A quel punto, ho deciso di dedicarmi totalmente al calcio a 5, che già pratico regolarmente sin da piccolo (dall’età di cinque anni, ndr) , e ho sempre proseguito, la mia carriera, su questa strada”.

Come avevi accennato in precedenza, oltre a mister Polido, ritrovi molti compagni con cui hai condiviso l’esperienza dello Scudetto con la Marca Futsal di due anni fa (Duarte, Wilhelm e Jonas fra gli altri), in una squadra fatta di assolute stelle: che cosa ne pensi e soprattutto, quali stimoli provi ora che vi ritrovate?

“Come hai ben detto, sono arrivato in una squadra di tante stelle, e gli stimoli sono quelli di cercare di fare ancora bene e migliorare costantemente in allenamento, puntando a essere sempre in campo. L’obiettivo principale, è lavorare sodo ogni giorno per cercare di fare bene e rendere al massimo, solo così potremo puntare a raggiungere quei traguardi che tutti aspettano e attendono”.

In conclusione, che cosa ti senti di promettere ai tuoi nuovi tifosi.

“Mi sento di dire a loro che voglio cercare di continuare a fare molti gol e provare a segnare con continuità, come sin qui ho fatto, e di conseguenza, fare più spesso la capriola che è il modo con cui faccio le esultanze, e cercare di portare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati, portando la squadra il più in alto possibile”.

A Chimanguinho, com’era intuibile e immaginabile, è stata assegnata la maglia numero 10, quella che solo i grandi bomber come lui possono vestire e dalle responsabilità pesanti, ed esordirà ufficialmente domenica prossima, 28 dicembre, nella sfida del Palasanquirico alle ore 18 proprio contro il Real Rieti, valevole per il secondo turno eliminatorio della Winter Cup, e in cui fra l’altro sarà a disposizione anche il recuperato Torras.

Neil Palladino