Alla scoperta del mondo Under 21 dell’Asti Calcio a 5 con Massimo Iglina

11 febbraio 2015 | 12:06
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Alla scoperta del mondo Under 21 dell’Asti Calcio a 5 con Massimo Iglina

All’indomani dell’ennesimo successo in campionato, ottenuto contro il Castellamonte nell’ultimo recente turno di domenica, e con ancora negli occhi, la straordinaria ed esaltante impresa compiuta appena una settimana fa in Coppa Italia, dove a Reggio Emilia, è riuscita magistralmente a ribaltare il risultato dopo la sconfitta dell’andata e a strappare il biglietto per prendere parte anche quest’anno alle Final Eight della competizione, in programma a fine mese fra Pescara e Montesilvano, dedichiamo questo spazio e focus a tutto quel che ruota intorno all’universo dell’Under 21 dell’Asti Calcio a 5, o come simpaticamente vengono chiamati e ribattezzati “Burros”, per conoscere i segreti e spulciare aneddoti e curiosità della formazione leader del settore giovanile Orange, diventata ormai di fatto un punto di riferimento e squadra d’esempio nel panorama del futsal giovanile nazionale.

Ne parliamo con Massimo Iglina, che dopo essere stato per otto anni sulla panchina nero-arancio (essendo stato il vice di Patané, ndr), quest’anno in accordo con la società, a causa di impegni lavorativi, non siede più tra i Burros ma è riuscito a ripartire con nuovi stimoli, dimostrando di non avere nessuna intenzione di lasciare il gruppo. Rimasto sempre nello staff, da questa stagione ha assunto, infatti, il ruolo di preparatore dei portieri che segue durante la settimana.

Chi allora se non meglio di lui, può aiutarci ad addentrare, fra ricordi vissuti e curiosità, all’interno di questo mondo, e a raccontarci e spiegarci, i segreti e la dedizione al lavoro che questi ragazzi hanno nei confronti della squadra, ma anche i sogni e le speranze che nutrono alcuni di loro, con la gran possibilità di poter intraprendere una carriera fulgida e luminosa in questo sport, seguendo le orme magari un giorno dei vari giocatori e colleghi della Prima Squadra.

Con lui, che conosce pienamente l’ambiente e che in questi anni ha contribuito a scovare e lanciare giovani interessanti proposte, abbiamo avuto modo di fare un’interessante conversazione a 360 gradi, e capire quali sono i segreti del successo.

Ciao Massimo, innanzitutto dicci la verità. Qual è il segreto di questo gruppo così solido, compatto e dalla mentalità vincente, cosa si nasconde dietro questi risultati?

Tutto parte da lontano. Dall’ottimo lavoro del responsabile del settore giovanile Marco Caccialupi che da anni riesce a portare in Orange, ottimi diamanti grezzi. C’è poi il campo d’allenamento dove il “burros dei burros” Patané, prepara questi ragazzi con la collaborazione e il prezioso apporto di Milosevic. Il segreto? Lavoro, lavoro e ancora lavoro. Umiltà è la seconda regola. Mai pensare di essere arrivati, di essere più forti. Dimostrare e mettere in campo ciò che proviamo da settembre. Gruppo coeso nello staff e nei ragazzi. Una maglia sola e non 12…”.

Hai parlato della coesione dei ragazzi e dell’importanza del gruppo: a tuo giudizio, quali di questi giovani che hai visto sinora quest’anno, potrebbe compiere in un futuro non troppo lontano, il grande salto di qualità che meriterebbe e che vedresti bene giocare in Prima Squadra (pensiamo ad esempio a De Oliveira nel recente passato o, attualmente a Casalone), e se ha un futuro davanti in questa disciplina?

Ci sono molti giovani che hanno buone prospettive. Tutto dipenderà se riusciranno a continuare ad allenarsi con continuità. Un ragazzo che vedo bene è Ibrahim Ghouati, un ‘99 che potrebbe crescere molto. Di certo Lucas (Da Silva, ndr). Ripeto però, in tanti possono togliersi grandi soddisfazioni, dipenderà se avranno la costanza e le possibilità di continuare a questi livelli. Zanchetta un altro. Vedremo anche qui….”.

Parliamo di Coppa Italia, quattro partecipazioni alla Final Eight. Quale ricordi meglio?

“Sarebbe facile rispondere, l’edizione che ci ha visto trionfare. Certo è un emozione indescrivibile. La coppa ha un pathos che se non ci sei non puoi capire. La Coppa Italia vinta certo, ma come dimenticare la prima partecipazione a Padova (2012, ndr) che come mi disse il mio grande amico Douglas Corsini “siete i benvenuti nel Futsal che conta”. Arrivammo da outsider ma battemmo l’Acqua&Sapone di Lamers dopo una gara interminabile ai rigori e perdemmo la semifinale, sempre dal dischetto con il Martina Franca di Abdala che poi vinse. Uscimmo tra un cordone dei ragazzi pugliesi che applaudivano i nostri. La coppa vinta, come ti ho detto, ha lasciato un ricordo indelebile e se chiudo gli occhi rivedo tutta la gara come se fosse ora. Raggiungerla quest’anno però ha un sapore forse ancora migliore. La squadra è giovanissima. Poca l’esperienza ma con tanto talento forse ancora acerbo ma che è uscito fuori nei momenti importanti. Quest’anno è speciale, perché la nostra squadra non era forse la più forte ma ha trovato nel collettivo, la forza per arrivare in alto”.

La partita più difficile di questo cammino sin qui percorso.

“Mah, direi tutte difficili ma credo che quella più intensa e che ha dato certezza e consapevolezza al gruppo, è la gara con la Libertas Astense. Quel 3-1 in rimonta è stato veramente importante”.

Adesso arriva il bello…

Ora andiamo a Pescara senza timore. Rispetto per tutti ma paura di nessuno, questo è il nostro motto. Ci sono squadre molto ben attrezzate, più di noi forse. Ma sai, ho visto una trasformazione dei ragazzi settimana dopo settimana, fino a consacrarsi in quel elemento che se manca, puoi avere anche tanti super giocatori ma non vai da nessuna parte. Il gruppo!!! Un gruppo con a capo Hernan e Nino, tutti insieme per sorridere ancora!!! È come diciamo sempre prima di ogni sfida “1,2,3 Burros!!!!””.

Un’ultima battuta: in vista del sorteggio di giovedì mattina (domani, ndr), chi temi di più e quale incrocio vorresti evitare che uscisse nell’urna di Pescara, oppure incontrare una piuttosto che l’altra, non fa testo e poco conta?

“Giovedì nell’urna ci sono le migliori otto. Certamente Kaos e Lazio sono forse le più attrezzate e con molta esperienza. Senza dimenticare l’Acireale, società che sa lavorare molto bene. Però come detto, rispetto per tutte ma timore di nessuno. Staremo a vedere”.

Il sorteggio delle Final Eight della Coppa Italia, si svolgeranno come già detto giovedì mattina a partire dalle ore 11, presso la sala consiliare del Palazzo Comunale di Pescara e saranno trasmesse in diretta streaming sul sito internet della Divisione Calcio a 5: ricordiamo che per quanto riguarda la prima squadra, i ragazzi guidati da mister Tiago Polido sono teste di serie assieme a Lazio, Luparense e ai padroni di casa del Pescara mentre per i Burros, il sorteggio per il trofeo di categoria, si svolgerà liberamente e senza testa di serie, con la possibilità e il rischio già d’incroci pericolosi sin da subito, ma la speranza, così come per la prima squadra, è che l’esito sia benevole e sorrida ai colori nero-arancio.

Neil Palladino