Fumogeno in campo lanciato dai tifosi dell’Omega, l’Oasi Laura Vicuna: ”Basta queste scene vergognose”

9 febbraio 2015 | 11:51
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Fumogeno in campo lanciato dai tifosi dell’Omega, l’Oasi Laura Vicuna: ”Basta queste scene vergognose”

danni fumogeno omega1 minDi seguito pubblichiamo il comunicato dell’Ufficio stampa dell’Oasi Laura Vicuna, la squadra di casa, in cui viene riportato del lancio di un fumogeno in campo che ha causato danni alla struttura (visibili nelle foto), ma soprattutto tanta paura tra i tanti ragazzi che assistevano alla partita. Un fatto deprecabile, inaccettabile e assolutamente da censurare, di cui però è giusto parlare affinchè si trovi la soluzione per evitare che si ripeta.

Ma c’è anche un altro fatto che non possiamo accettare e che purtroppo è successo nella giornata di ieri con delle mail giunte in redazione con modi e toni assai maleducati: l’offesa alla nostra professionalità e al nostro lavoro, svolto nel massimo rispetto di tutti, senza mai offendere nessuno e dando voce a chiunque, in modo educato e civile (come nel caso dell’Ufficio stampa dell’Oasi Laura Vicuna a cui “lasciamo subito la parola”), voglia esprimere la propria opinione.

“Sarebbe bello poter raccontare di una partita combattuta lealmente e vinta da chi ha meritato sul campo, sarebbe bello parlare di una partita fondamentale per la classifica, sarebbe bello riferire della bravura dell’astigiano Perissinotto o del ritrovato Cavagliato.

Purtroppo, però, non è possibile festeggiare e narrare questa meritata vittoria. I protagonisti sul campo dell’O.A.SI. sono i trenta “tifosi” astigiani, veri e propri Ultras che, per tutta la partita, insultano arbitri, giocatori avversari e pubblico di casa.

Per tutta la gara causano disagi ed interruzioni arrampicandosi sulle balconate e versando vino e birra sul terreno di gioco. Tutto ciò, però, forse ​è possibile accettarlo e definirlo un tifo “piuttosto goliardico”, seppur maleducato.

Ciò che, però, appare inaccettabile è ciò che accade ​ad un minuto dal termine della partita: gli ultras ospiti non digeriscono il risultato finale e lanciano un fumogeno in campo che per poco non colpisce i ragazzi di casa, la palestra si riempie di fumo ed il terreno di gioco (rifatto da soli 6 mesi) viene bucato dalle fiamme.

Nella palestra cresce lo sgomento, non solo per gli ingenti danni materiali, ma per ciò che sta dietro a quel fumogeno: i tanti bambini del minibasket presenti, sostituiscono l’espressione di gioia per la vittoria con le lacrime dello spavento.

Questo è un danno ancor più grave di quello materiale: come si farà adesso a convincere quei bambini a tornare a vedere una partita dei loro “beniamini” senza timore? Una serata di festa ha rischiato di trasformarsi in una vera e propria tragedia e ricucire nelle teste dei bambini questo strappo sarà un lavoro lungo e faticoso che gli istruttori inizieranno da subito.

Ci si chiede però: chi è deputato a porre fine a queste vergognose scene? Può una società, in assoluta tranquillità, portarsi dietro gruppi di persone così facinorose, pericolose e recidive ad atti simili? Tutto questo impoverisce e svilisce un movimento che può dare tanto ai bambini ed ai giovani, ma deve assolutamente eliminare queste forme di violenza ed i primi ad intervenire devono essere le società, tagliando con ogni mezzo i gruppi di fan che nulla hanno a che fare con il mondo e lo spirito dello sport.

Ufficio Stampa OASI Laura Vicuna”

Luciano Baracco