Angela Quaglia: ”Lo sport può essere un investimento per il futuro a condizione che…”

15 maggio 2015 | 17:27
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Angela Quaglia: ”Lo sport può essere un investimento per il futuro a condizione che…”

“Ha ragione l’assessore: lo sport può essere un investimento per il futuro. A condizione, dico io, che non sia dopato fin dall’inizio. Mi spiego meglio.
L’assessore forse non sa ancora che l’attuale Giunta ha di fatto liberalizzato completamente le tariffe degli impianti sportivi dati in concessione: lo dicono la DCC n.4 del 3/12/2015 conseguente alla Delibera di Giunta n.587 del 18/12/2014.
E che cosa significa tutto ciò?
1) Il Comune ha mantenuto in gestione un certo numero di impianti su cui applica tariffe agevolate, usufruendo del contributo della Fondazione CRAsti, soprattutto a favore degli under 18.
Il resto degli impianti verrà affidato a Gestori ai quali viene consentita la liberalizzazione delle tariffe.
Che cosa può capitare?
a) alle gare non concorre nessuno perché il gestore troverebbe sulla “piazza” un concorrente (il Comune stesso) che applica tariffe sottocosto;
b) alcune società sportive, non trovando spazio negli impianti gestiti direttamente dal Comune, saranno obbligate ad allenarsi in impianti affidati in gestione e saranno quindi costrette a sostenere costi più alti che inevitabilmente si riverseranno sulle famiglie.
Sempre che i gestori ci siano, perché, essendo il Comune un “cattivo pagatore” (ritardatario nelle scadenze), non sarà facile trovare qualcuno in grado di accollarsi le anticipazioni necessarie a mantenere in funzione gli impianti.
In conclusione: lo sport forse lo farà chi se lo potrà permettere!
E’ pura schizofrenia! Ridurre da un parte e aumentare dall’altra non facilita certo una ordinata e regolata attività sportiva
Fa tenerezza, quindi, sentire l’assessore parlare di un fondo sociale per lo sport: gli atti amministrativi dell’attuale Giunta vanno esattamente nella direzione opposta!
E a proposito di impianti.
Amministrazioni precedenti hanno realizzato il Palasanquirico, il campo da rughy del lungoTanaro, il campo in sintetico di Corso Alba…L’attuale amministrazione ha portato a compimento la pista di atletica ( progettata e finanziata dalla Giunta Galvagno) e la ristrutturazione della piscina ( sempre con fondi reperiti dalla giunta Galvagno).
Ma i due impianti sono stati omologati? Per la piscina, che presentava una perdita, i lavori dovranno essere rifatti durante l’estate e le corsie di nuoto non pare siano omologabili per le gare.
Sul campo di atletica aspettiamo la “cerimonia” di inaugurazione.
Ultimo capitolo, il campo di Via Fregoli, che è stato messo in gara nonostante l’amianto sugli spogliatoi e senza neppure obbligare il futuro gestore a toglierlo ma dando invece un punteggio aggiuntivo a chi se ne volesse occupare.
Nel frattempo le eccellenze sportive, nel nuoto e nel Pentathlon, se ne sono andate e il rischio è che non tornino! In questo panorama desolante ci resta Scienze Motorie: ma a che serve se poi ad Asti lo sport è in queste condizioni?”

Angela Quaglia