Il manifesto del Valmanera Cross Park: ”Si potevano prendere due strade…”

1 maggio 2015 | 15:05
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Il manifesto del Valmanera Cross Park: ”Si potevano prendere due strade…”

Notizia che ovviamente non è andata giù al Cross Club di Asti che si è subito riunito in assemblea e che nei prossimi giorni si farà sentire con una conferenza stampa, per cui si attende solo il
via libera dei propri avvocati che hanno in mano il verbale dell’assemblea.

Ma se le bocche restano cucite ancora per qualche giorno, la risposta c’è già stata ed è stata affidata ad un manifesto, a firma di Giampiero Crossetti in qualità di presidente del Cross Club Asti – International Motocross Park inoltrato alla varie redazioni dei quotidiani dal titolo a caratteri cubitali inequivocabile: “VERGOGNATEVI”, e poi prosegue: “Questo manifesto non vuole essere un’altra presa di posizione su chi amministra questa disastrata nostra città verso i quali abbiamo già speso tante, forse troppe parole. Questo manifesto vuole solo ricordare che si potevano prendere due strade: quella dell’articolo di sinistra, o quella dell’articolo di destra. Questi sono riusciti a scartare l’articolo di sinistra.”

Il riferimento è a due articoli, riportati sul manifesto, uno di Motosprint del 21/04/2015 l’altro di Motociclismo Fuoristrada del 24/04/2015 dagli argomenti decisamente opposti, pur con un filo comune che è il motocross o enduro. Nel primo si racconta dell’importanza che ha avuto il complesso motoristico di Aragon in Spagna nel traino dell’economia locale, una zona non certo tra le più conosciute del paese iberico; l’altro ritornava sui fatti di cronaca avvenuti nel bergamasco, a Dossena, dove sono stati tirati cavi di acciaio attraverso una strada di campagna usata anche dagli enduristi, cavi che potrebbero anche causare la morte dei motociclisti.

Sul manifesto viene lanciato un avvertimento: “Adesso attenzione: a tutti gli appassionati, a coloro che ci hanno sempre seguito e sostenuto, a quei genitori che hanno una moto da cross o enduro, che magari hanno un figlio con la moto da cross o Enduro (che non possono usare perchè ad Asti non vi è un crossodromo od un percorso fuoristrada autorizzato) Attenzione, perchè prendere la strada dell’articolo di destra è un attimo e questi sono capaci di tutto!!!”

Dopo i due articoli di cui sopra il manifesto si chiude così: “E comunque, a questo punto, penso che l’importante sia non dimenticare, non dimenticare mai chi ci ha privato del nostro sport, della nostra passione, della nostra voglia di fare; chi ha privato questa città, ancora una volta, di qualcosa di importante. Il Tempo sarà galantuomo, ed il tempo ha le due scadenze: per noi, per quelli delle 1.600 fimre in un giorno in Corso Alfieri quella dell’elezioni del 2017 sarà la prima! Ma ci saranno molte tappe di avvicinamento. L’IMPORTANTE E’ NON DIMENTICARE, MAI!!!!”

L.B.