Al 1° Gran Premio Etico Monferrato Langhe vittoria per Bertone, maglia etica all’astigiano Passarino

8 giugno 2015 | 07:59
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Al 1° Gran Premio Etico Monferrato Langhe vittoria per Bertone, maglia etica all’astigiano Passarino

E’ un fil rouge particolarmente resistente quello che annoda i protagonisti del 1° Gran Premio Etico Monferrato-Langhe juniores ai ragazzi del liceo artistico Pinot Gallizio di Alba che si sono cimentati con successo, sotto la guida della professoressa Susanna Toppino, nel concorso à cotè della gara confezionando elaborati di valore sul tema della maglia etica-antidoping: il legame si chiama immedesimazione tra le fatiche sui pedali e l’impegno egualmente costante nello studio per crescere attimo dopo attimo come individui responsabili e corretti.

Questo era l’obiettivo primario, perfettamente centrato del progetto-corsa nato dalla sinergia tra Delegazione Piemonte-Valle d’Aosta dell’Unione nazionale Veterani dello Sport e l’Asd Ciclistica Rostese, partner determinato e preparatissimo in ambito tecnico organizzativo. Il patrocinio Coni, concesso da un Presidente Giovanni Malagò interessato alla riuscita dell’evento, e’ stato il sigillo verso nuovi stimoli a migliorarsi da subito.

Tre ore di battaglia agonistica tra Casale Monferrato e Grinzane Cavour si sono riverberate sui volti degli 87 baby-protagonisti al via, sempre all’attacco tra le colline dei territori neo Patrimoni dell’Umanita’ Unesco, mossi dal desiderio di mostrarsi innanzitutto credibili.

La corsa ha stabilito un primato non indifferente: quello dell’Ufficio Sport del Comune di Alba, prima amministrazione pubblica a sostenere i costi del controllo a tutela della salute per la maglia etica effettuato dal laboratorio analisi dell’Asl di Alessandria, compiendo un gesto di forte efficacia sul piano degli interventi di indirizzo a favore della formazione dei giovani.

Il solco su cui procedere per gli anni successivi è questo, tangibile come la fuga di undici elementi che dopo cinquanta chilometri dei 115 in programma, tra Solero e Incisa Scapaccino, ha segnato la gara consegnando in Nicolò Passarino astigiano in forza all’U.c.a.b. 1925 Biella, collezionista di piazzamenti in quattro traguardi volanti per vestire la maglia etica-antidoping, e in Filippo Bertone (Esperia Alassio), ottimo finisseur vincente sulla linea d’arrivo di Grinzane, due prelibati primattori.

“Corro in bici da otto anni e l’entusiasmo a migliorarmi non è mai venuto meno perchè il ciclismo è una parte di me. Se ottengo risultati è perchè sono convinto di ciò che faccio. Conquistare la maglia etica è una gratificazione personale al mio impegno in una categoria, gli juniores, a cui sono appena approdato e che ritengo non intaccata dal ricorso al doping. Non posso esprimermi su dilettanti e professionisti. Io non so dove arriverò pedalando ma dalle sostanze vietate starò sempre lontano” ha detto Passarino orgoglioso dopo il suo test a tutela della salute, astigiano doc, 16 anni, studi paralleli da perito meccanico (nella foto credit Ilaria Benati la premiazione della maglia etica).

“La casacca etica è un’iniziativa significativa ed è importante trovarla in palio nelle corse. Vuol dire prevenzione ed educazione in una disciplina che, da quando ha introdotto il passaporto biologico, sta lottando in modo fattivo all’insegna della pulizia”: ha osservato Bertone, futuro ragioniere ligure da Cairo Montenotte, 17 anni, lui si vero lottatore con successo, reattivo nonostante l’asfalto assaggiato per una caduta in corso di gara.

Queste le testimonianze che al termine della competizione dedicata alla memoria di Alfredo Martini volevano sentire anche gli altri mecenati del Gran Premio Etico: sezioni Alba e Rivarolo Canavese Veterani dello Sport, comuni di Villamiroglio, Rosignano Monferrato, Mirabello Monferrato, Incisa Scapaccino, Fondo Culturale Ottavi, aziende Initaly – Torene (servizi per territorio e arte) e Ita-ca (specialita’ alimentari) e sezioni Aido Asti e Cuneo.

Sul palco delle premiazioni festa finale col presidente del Coni Piemonte Gianfranco Porqueddu, con Diego Rosa, idolo di Passarino e Bertone, reduce da un buon Giro d’Italia al servizio di Fabio Aru e con Franco Balmamion e Italo Zilioli, frutti eccellenti del ciclismo, non solo italiano, di sempre.

I vincitori dei traguardi volanti etici

Castello di Uviglie: Andrea Menini (Garlaschese)
Mirabello Monferrato: Luca Maritano (Bustese-Olonia)
Incisa Scapaccino (memorial Giulio Onesti): Stefano Staltari (GB team Castanese)
Canelli: Leonardo Petri (GB team Castanese)
Valdivilla (Gran Premio della Montagna): Nicolo’ Mattalia (Vigor Piasco)
Alba: Yevheniy Kalenyuk (Tre Colli-Citta’ dei Campionissimi)

Ordine d’arrivo

1) Filippo Bertone (Esperia Alassio) km. 115 in 3h00’00” media 38,333 km/h
2) Leonardo Petri (GB team Castanese) a 18”
3) Francesco Canepa (GB team Castanese) a 40” (neo campione regionale piemontese in virtù di questo piazzamento)
4) Michele Bertaina (Vigor Piasco) a 43”
5) Manuel Incardona (Bustese Olonia) a 45”
6) Nicolo’ Passarino (Ucab 1925 Biella) s.t.
7) Nicolo’ Mattalia (Vigor Piasco) a 50”
8) Kevin Campi (Fagnano Nuova) s.t.
9) Yevheniy Kaleniuk (Tre Colli-Citta’ dei Campionissimi) s.t.
10) Giorgio Ghiron (Esperia Piasco) a 55”

partiti 87 classificati 50

Red.