I podisti astigiani sopravvivono ad un infuocato 3° Giro del Tanaro di Alba

Nonostante la grande calura sono stati circa 800 gli atleti iscritti e 729 hanno tagliato il traguardo della competitiva. Il caldo non ha però risparmiato nessuno, con ritmi di gara decisamente più bassi del solito, e qualche vittima illustre.

Nella grande calura mattutina, hanno vinto Gloria Barale, albese del Cus Torino, in 36’33” ed Alex Zulian, del GP Solvay, in 34’19”. In un parterre femminile di altissimo livello, si muove bene la brancaleonessa Cinzia Passuello (nella foto sul terzo gradino del podio) che conquista una prestigiosa terza posizione assoluta, bravo anche il compagno di club Antonio Pantaleone, 7° assoluto e 1° di categoria, poco davanti a Max Dellaferrera. Sempre in casa Brancaleone, ha vinto la categoria Margherita Grosso.

Ad Alba era presente un nutrito gruppo di podisti astigiani. Oltre alla Branca, che ha fatto proprio la parte del…leone, erano molti i portacolori dell’Alfieri che si sono messi alla prova sui 10 km del percorso. Tra loro, da segnalare Eugenio Brarda, 7° di categoria; numerosi anche i portacolori della Gate Cral Inps, tra loro segnaliamo il 7° posto di categoria di Elisa Dessimone, dietro ad un’altra astigiana, Francesca Cheula, del Dlf, sesta tra le SF35. Un 7° posto di categoria lo porta a casa anche l’AtletiCanelli, con Filippo Tagnesi. Anche l’US Costigliole Giordano vede, tra e sue fila, come miglior risultato individuale di categoria il settimo posto di Mirella Bianco.

Tra le astigiane fuori provincia, Ninni Sacco Botto, della Dragonero, coglie un quarto posto di categoria.

La Brancaleone Asti è seconda sia nella classifica a punteggio che in quella di gruppo numeroso dietro alla Podistica Torino per un nulla in entrambe le classifiche: 712 a 707 in quella a punteggio, 102 a 101 nel numeroso.

Chi ha pagato più care le conseguenze del caldo, la podista astigiana della Vittorio Alfieri Asti e nostra redattrice Claudia Solaro che, colpita da una congestione poco prima della partenza, ha dovuto alzare bandiera bianca dopo poche centinaia di metri e solo le pronte cure del medico di gara hanno evitato conseguenze gravi.

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Red.