Asti Calcio, sale la rabbia dei tifosi e dei genitori dei ragazzi delle giovanili (foto)

25 luglio 2015 | 17:20
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Asti Calcio, sale la rabbia dei tifosi e dei genitori dei ragazzi delle giovanili (foto)

Dopo il passaggio di proprietà, il rischio di mancata iscrizione e il tentativo last minute (clicca qui e qui per leggere gli articoli relativi), ieri c’è stato un sit-in di protesta allo stadio Censin Bosia dei tifosi e dei genitori dei ragazzi delle giovanili, seconda occasione in cui si riunivano dopo la conferenza stampa di lunedì scorso.

Ieri sono stati ribaditi i concetti già espressi nella precedente occasione, anche con due enormi striscione appesi fuori dalla Stadio che recitavano così: “Rivogliamo la nostra Storia” e “I Bambini non si vendono, si crescono Fusione si ma di testa”; i genitori e i tifosi fanno fronte comune contro le scelte societarie della vecchia proprietà, quella di Gherlone, contestando sia la cessione al gruppo guidato da Claudio Dondi, sia lo scorporo della nuova società e relativa fusione con la Sandamianese da cui è nata la Pro Asti Sandamianese che dovrebbe gestire il settore giovanile che era dell’Asti Calcio.

E’ proprio questo il punto che i genitori non accettano, infatti sostengono che con questa manovra di fatto i propri figli siano stati venduti ad una nuova società senza il loro consenso; è stata ribadita la volontà di autogestirsi, cosa già proposta a Gherlone a metà della scorsa stagione, ma loro vogliono giocare per l’Asti, non per la Pro Asti Sandamianese.

I tifosi, nonostante le notizie arrivate ieri che lasciavano trasparire ottimismo sull’iscrizione alla serie D, hanno ribadito che la nuova proprietà deve andarsene, cosa detta più volte in faccia al nuovo direttore sportivo Pranzani, presente allo stadio, dal portavoce del gruppo ultras “Vecchie Maniere” Marco Schillaci, auspicando che possa finalmente arrivare gente serie che faccia i fatti e non solo parole, come troppe volte si sono sentite negli ultimi anni, anche a costo di ripartire da serie minori.

Per vedere alcuni momenti della protesta di ieri vai alla sezione fotogallery oppure clicca qui

Luciano Baracco