Clamoroso all’Asti Calcio: il presidente Mussano si dimette; iscrizione alla serie D a rischio

21 luglio 2015 | 11:26
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Clamoroso all’Asti Calcio: il presidente Mussano si dimette; iscrizione alla serie D a rischio

La sua decisione sarebbe motivata dall’impossibilità di riuscire a mantenere quanto garantito agli amministratori della città di Asti nel momento dell’ingresso della nuova cordata nella società (nella foto fonte sito www.asticalcio.com la presentazione del neo presidente), vale a dire una stabilità duratura per dare un futuro credibile all’Asti Calcio.

Invece ad oggi non risulta neanche ancora versata la fidejussione bancaria obbligatoria per l’iscrizione al campionato di serie D e il tempo stringe in quanto c’è tempo solo più un giorno (il termine per presentare ricorso alla Co.Vi.So.D. è mercoledì 22 luglio ore 17), in mancanza l’Asti Calcio non sarà tra le squadre al via del quarto campionato nazionale e il suo futuro sarà sempre più nero.

La situazione era già poco chiara prima ancora di questi ultimi sviluppi, infatti ieri sera si è tenuta una conferenza stampa effettuata da alcuni genitori del settore giovanile e dal gruppo tifosi “Vecchie maniere”.

I nostri figli sono stati sostanzialmente venduti alla Pro Asti Sandamianese, noi invece vogliamo che i ragazzi giochino per l’Asti. Nel mese di febbraio abbiamo proposto all’ex presidente Gherlone di autogestirci, invece la nostra proposta non è stata accettata. Ora chiediamo ancora una volta l’autogestione, vorremmo semplicemente poter utilizzare la struttura dello stadio per gli allenamenti. Se non potremo fare ciò, non accetteremo di far parte della Pro Asti Sandamianese”, questo il coro all’unisono del gruppo genitori.

Anche il gruppo tifosi “Vecchia maniere” guidati da Marco Schillaci ribadisce la sua preoccupazione già evidenziata um mese fa circa: “Le difficoltà della prima squadra sono arcinote ed evidenti, vogliamo che il nuovo gruppo dirigenziale si faccia da parte e dia la possibilità all’Asti Calcio di tornare a manifestare i presupposti di serietà e affidabilità che ora mancano. A costo di ripartire dalla Promozione, vogliamo una società pulita”.

l.b.