Fabrizio Bittner: ”la gara d’appalto della piscina sancisce la fine della storia del nuoto astigiano”

8 luglio 2015 | 15:23
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Fabrizio Bittner: ”la gara d’appalto della piscina sancisce la fine della storia del nuoto astigiano”

“E’ opportuno che si sappia, che la procedura aperta per la gestione della Piscina Comunale (scrivo a consegna buste già avvenuta) segna un passaggio epocale sul significato ed il senso di uno sport come il NUOTO della nostra città.

L’amministrazione Brignolo, sancisce con questa gara d’appalto la FINE della STORIA del nuoto astigiano, durata per 40 anni dalla nascita del movimento negli anni ’70, con pionieri come Brignolo, guarda caso omonimo dell’attuale sindaco, Codazzi papà, Gianni Caraffa, Candi, Elio Ruffa, Sergio Santi, sicuramente dimentico qualcuno, non me ne vogliano e vogliate.
Fino ad arrivare ai giorni nostri.

I nuotatori astigiani sono già tutti emigrati, la fine dello Sport in generale e del nuoto in particolare, sulla quale il Coni ed il Panathlon Asti, sarebbe bene cominciassero a prendere posizione, passa anche attraverso le recenti ristrutturazioni di Pista di Atletica, non ancora terminata, per arrivare ai danni che ha compiuto l’amministrazione sulla Piscina Comunale, con lavori progettati male e gestiti peggio (stanno attualmente riparando la perdita causata dai lavori di ristrutturazione di Gennaio 2015).

Dicevo il NUOTO è FINITO, il Capitolato e il Disciplinare seppur fintamente garantiscono spazi per le società locali, di fatto li negano autorizzando il neo-gestore a definire il piano tariffario, in un ottica di liberarizzazione selvaggia e di svendita del servizio (classica delle Giunte di sinistra, ma non dovevano essere quelle di destra?) che si deve auto-sostenere, per carità è una visione, ma che segna la fine dello SPORT.

Ancora poche cose restavano in questa piccola città di Provincia, deturpata dalla violenza, qualche opportunità per gli adolescenti, i giovani astigiani, che pur di praticare lo sport del nuoto, si sobbarcano 8-10 ore fuori casa, per andare a Torino, dove lo sport ha ed assume ancora la veste di un’attività da rispettare e di cui ne vengono riconosciuti i valori educativi.

Ecco le prospettive che questa città dà ai giovani per vivere la loro adolescenza la loro giovinezza, continuano a diminuire grazie ad un’Amministrazione priva di un progetto politico, di lungimiranza, basti pensare che in due anni la Piscina Comunale è stata soggetta e oggetto di QUATTRO procedure di affidamento, proprio nell’ottica di un’amministrazione che dimostra chiarezza di idee sui suoi obiettivi e sulla gestione del bene pubblico. E’ una vergogna!

Chi scrive è stato protagonista nel bene e nel male di un periodo e di un pezzetto dello sport astigiano, ed alza le mani, verso un declino di cui il primo protagonista è proprio il primo promotore del BENE PUBBLICO, ovvero il Comune di Asti. Con meno risorse a disposizione la strada e le strategie potevano essere molteplici, a nessuno, Sindaco in primis, Assessori al seguito e Dirigenti meno che mai è fregato nulla di poter trovare soluzioni condivise per il bene di tutti e soprattutto dello Sport, dove ognuno, sicuramente, avrebbe dovuto rinunciare ad un pezzettino. La Corte dei Conti ha denunciato la TRASCURATEZZA su di un bene come il Palazzetto in costruzione, che non avremo mai e questa non è una mia opinione, ma un dato oggettivo.

La strada della SVENDITA totale dei servizi è stata perpetruata con vigore e ricerca assoluta da questa Giunta “festaiola”, che ha arginato una caratteristica peculiare dell’astigiano, la testardagine e la caparbietà. Questa amministrazione con la sua NON POLITICA è stato il primo annientatore della città, in cui i riflessi di violenza sono, ahimé, una logica conseguenza dell’abbandono (abbandono del bene pubblico, giardini, impianti sportivi, periferie… ecc…)

E’ un ciclo e non so neppure se, se ne rendano conto, non so quanto tempo ci vorrà e come sarà possibile ricostruire, ripeto nel nuoto azzerati in un colpo solo 40 anni di attività e storia. Asti è senza tradizione e le proprie le distrugge, sta diventando una città senza ANIMA, grazie Sindaco.”

Fabrizio Bittner