Nati per correre…ma come evitare gli infortuni?

4 novembre 2015 | 14:11
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Nati per correre…ma come evitare gli infortuni?

Siamo nati per correre ed anche a distanza di millenni da quelle generazioni di uomini che correvano per necessità, c’è chi continua a sentire dentro questo spirito primitivo, in modo viscerale, che ha bisogno della corsa per vivere bene.

La corsa si è dunque evoluta nel tempo, passando da un mezzo di locomozione e sopravvivenza ad attività sportiva. Ma se la corsa è stata così importante per la nostra sopravvivenza ed è quindi nei nostri geni, perché c’è un così alto rischio di infortunio nel praticarla?

Dati statistici indicano che il 50% dei podisti va incontro ad un infortunio nel corso di un anno, ma non c’è bisogno della statistica per rendersi conto che gli acciacchi, e i conseguenti infortuni, sono all’ordine del giorno per i runners: basta parlare insieme a chi la domenica si ritrova per le gare podistiche per capire com’è la situazione. Il ginocchio è il distretto anatomico più colpito, seguito da infortunio nel tratto inferiore della gamba, poi piede e per ultima la zona superiore della gamba.

Le patologie più riscontrate sono il dolore anteriore di ginocchio (la sindrome della patella-femorale), la sindrome della bandelletta ileo-tibiale, periostiti o fratture da stress della tibia, fascite plantare ed infine tendinopatia Achillea. 

Molti fattori contribuiscono all’insorgere dei vari infortuni, tra questi sicuramente la tecnica della corsa gioca un ruolo importante.
La dinamica di corsa è influenzata particolarmente dall’appoggio del piede, per questo nel corso degli anni sono nate calzature di vario tipo, da quelle neutre, a quelle per i pronatori e per i supinatori, quelle pesanti, quelle intermedie, quelle “da ritmo”…una marea di scarpe per andare incontro alla fisiologia del podista.

Ma il podista lo sa davvero come utilizza il proprio piede?

Per prevenire il rischio di fastidiosi infortuni, che limitano in parte o del tutto, la pratica della tanto amata corsa, il podista dovrebbe conoscere le sue caratteristiche personali, saper riconoscere i campanelli di allarme, essere informato sulle migliori tecniche terapeutiche e su tutti i presidi di prevenzione infortuni. Solo con l’informazione si può fare prevenzione, ma bisogna mettersi in mano ad esperti, che sono cosa rara.

Il 15 novembre ad Asti, l’Hastafisio organizza una giornata interamente dedicata al podista, affinchè possa correre informato e consapevole di quello che fa e di come lo fa.
In via Sanguanini 21, ad Asti, è infatti in programma “Piedi per correre”, l’occasione giusta per affrontare il problema prima che insorga, per rendersi conto di quanto la prevenzione sia fondamentale per evitare spiacevoli periodi di riposo, che tanto fanno male al corpo e soprattutto all’anima del podista.

Ci sono ancora posti disponibili, per info su costi e iscrizioni clicca QUI.

s.c.