La Polisportiva Refrancorese cardioprotetta grazie a NurSind Asti

24 dicembre 2015 | 15:51
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La Polisportiva Refrancorese cardioprotetta grazie a NurSind Asti

D’ora in poi, infatti, tutti gli atleti della società astigiana potranno contare sul supporto di un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE), gentilmente donato dagli infermieri di NurSind Asti.

Il dispositivo elettromedicale è stato consegnato ufficialmente nella giornata di domenica 20 dicembre, in occasione del consueto pranzo di fine anno presso la Locanda dell’Angelo di Scandeluzza.

All’evento erano presenti i rappresentanti del sindacato delle professioni infermieristiche: Gabriele Montana (segretario provinciale NurSind), Francesco Battaglia (membro direttivo NurSind Asti) e Vincenzo Torchia (segretario aziendale Asl Asti NurSind), oltre alla rosa della squadra iscritta al campionato di terza categoria e al consiglio direttivo della A.S.D. Refrancorese, capitanato dal presidente Paolo Freschi e dal presidente onorario Giampiero Gamba.

Quest’ultimi, vista la particolare occasione, hanno voluto ringraziare gli infermieri di NurSind per la lodevole iniziativa. Forti sentimenti di gratitudine sono stati espressi anche da mister Beppe Lazzaro e dal direttore sportivo Omar Soncin, che a nome degli atleti e di tutta la società hanno compreso la ricchezza di un dono che consentirà lo svolgimento di un’attività sportiva più sicura per tutti gli sportivi della Refrancorese, dai più piccoli della categoria “pulcini” alla prima squadra, che attualmente milita nel girone A astigiano di terza categoria.

“NurSind è il sindacato degli infermieri, persone che ogni giorno hanno a che fare con la vita e la morte. Proprio per tale ragione ci sembrava opportuno donare uno strumento del genere ad una società sportiva che coinvolge molti giovani e giovanissimi nelle attività calcistiche, ovviamente con la speranza di non doverlo utilizzare mai” – ha detto il segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche Gabriele Montana – “Se però da qui a 10 – 20 anni il defibrillatore sarà utile per salvare una vita avrà vinto NurSind, avrà vinto la Refrancorese, avrà vinto la vita”.

Secondo i dati del Ministero della Salute in Italia più di 70000 persone ogni anno vengono colpite da arresto cardiaco e soltanto il 2% riesce a sopravvivere. Questa percentuale è fortemente correlata al tempo di intervento dei soccorsi. Come sottolineato durante la conferenza di consegna del defibrillatore, nell’aprile 2012, il mondo sportivo è stato scosso dalla morte del calciatore Piermario Morosini, alle quali sono seguite forti polemiche riguardo il ritardo dei soccorsi. Di contro è stato mostrato un caso a buon fine come quello di Alessandro Pagani, giocatore del Manerbio Basket, che lo scorso mese di settembre è stato salvato grazie al pronto utilizzo di un defibrillatore.

Durante il consueto pranzo societario della Polisportiva Refrancorese, inoltre, era presente Michela Cavallotto di FormInLife (Formazione Informazione Vita – fondata da Marco Pappalardo), che ha guidato tutti i presenti verso una migliore conoscenza del defibrillatore, parlando anche della Legge Balduzzi, che impone a tutte le società sportive di dotarsi di un defibrillatore semiautomatico (DAE o AED) a partire dal prossimo 20 gennaio 2016 e dei corsi di formazione offerti da FormInLife per il corretto utilizzo del dispositivo sanitario, incontri al quale parteciperanno anche i membri della polisportiva Refrancorese il prossimo 16 gennaio.

Red.