”Il ciclismo come opportunità per il territorio, peccato per le porte chiuse proprio ad Asti…”

3 febbraio 2016 | 14:06
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”Il ciclismo come opportunità per il territorio, peccato per le porte chiuse proprio ad Asti…”

Marco, come valuti il 2015 del ciclismo locale?

Lo scorso anno è stato per il ciclismo astigiano un anno di rilancio, andato ben oltre le aspettative, avendo raggiunto un risultato e un consolidamento importanti.

Potresti specificare meglio qual è il risultato importante e il consolidamento a cui fai riferimento?

Viviamo, non solo sportivamente, momenti difficili, con la crisi che imperversa ed affligge aziende ed Enti. Il ciclismo è uno sport che vive esclusivamente di passione e sponsor che supportano l’impegno economico. A livello nazionale sono diminuiti drasticamente il numero di tesserati, di Società affiliate e soprattutto il numero di corse organizzate. Asti, come il Piemonte, è in controtendenza: è vero che non si disputa più la corsa regina Coppa Città di Asti, per la quale Luciano Cerrato ha sempre dato l’anima, ma è altrettanto vero che nel 2015 il ciclismo targato FCI è tornato a crescere in tutte le voci succitate. Dai piccoli, agli Allievi, agli Juniores, sono state numerose le corse nell’astigiano; avere a Canelli tre prove di Campionato regionale giovanile (Giovanissimi strada e MTB ed Allievi Strada) non è qualcosa che si improvvisa… ma soprattutto fa enorme piacere la riassegnazione di una prova regionale Giovanissimi ad Asti, che sarà organizzata a giugno in città.

Sappiamo che, quando eri ancora il responsabile del Comitato provinciale astigiano, hai potuto spendere in sede regionale e nazionale i nomi e le società astigiane senza paure, non male per la credibilità del ciclismo astigiano e di chi si dà da fare per questo movimento … Quali sono i risultati da sottolineare per chi non è addetto ai lavori?

Come ho già detto, ritornare ad avere sulle strade astigiane numerose corse giovanili per categorie Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Juniores è un risultato non da poco, frutto di sacrifici, passione e soprattutto garanzie di affidabilità. Asti è diventata in questo periodo la sede, individuata dal Comitato regionale e nazionale, per l’organizzazione di corsi, aggiornamenti e festeggiamenti. Ne è un esempio l’evento ospitato ad ottobre all’Hasta Hotel alla presenza del Presidente Renato Di Rocco e del CT Davide Cassani… E’ inoltre in cantiere la candidatura astigiana per ospitare i Campionati Italiani di Cicloturismo 2017. Un plauso, va alla Società Way Assauto, splendidamente rinata grazie all’inserimento della categoria Giovanissimi.

Dal 23 al 27 giugno 2016 Alba ospiterà un evento molto importante per il movimento giovanile del ciclismo, il Meeting Nazionale Giovanissimi. Come mai Alba e non… Asti?

Questo argomento rappresenta l’unico cruccio di un 2015 davvero positivo per il nostro ciclismo … aver trovato chiuse ad Asti le porte dell’ex assessorato allo sport per promuovere il Meeting Nazionale Giovanissimi 2016: quattro giorni di gare e manifestazioni con oltre 2000 bambini dai 7 ai 12 anni con tutte le famiglie e società, si stimano 10 mila persone coinvolte. Ad Alba esiste un’attenzione diversa per l’attività sportiva tutta. Ad Asti, dopo l’arrivo del nuovo assessore, Beppe Basso, le cose hanno invertito la rotta, abbiamo ripreso un grande dialogo, perchè lui è uomo di sport.

Domanda scottante: secondo te perché Asti è così “brava” a non valorizzare le opportunità di ospitare eventi sportivi così importanti e lasciarseli scappare? Sembra sempre un fastidio ospitare eventi sportivi di alto livello per la città…

Credo che il ciclismo sia l’ultimo degli sport danneggiati da questo atteggiamento quasi ostruzionistico e quasi al limite del sadico. E’ vero che organizzare un evento sportivo a livello nazionale ha dei costi, ma credo anche che sia inutile sbandierare al mondo quanto siamo belli e bravi, che viviamo in un territorio da favola e poi non investiamo praticamente nulla nella promozione degli eventi che potrebbero dare davvero risalto al territorio. Anche ottenere i permessi dalla Polizia Municipale non è facile, e questo certamente non favorisce l’organizzazione di eventi sportivi. Ribadisco, la speranza è che qualcosa possa cambiare con l’avvento di Beppe Basso in Assessorato, anche se io, non facendo più parte del Comitato Provinciale astigiano non potrò averlo come interlocutore.

Se con le istituzioni i rapporti non sono stati semplici in passato, c’è dialogo almeno tra comitati provinciali?

Si. I rapporti fra Comitati sono buoni e si collabora. Asti poi è al centro geografico rispetto al Piemonte e molte corse e attività ne attraversano il territorio. Il cappello di raccordo, che il Comitato regionale esercita con profitto e competenza, rende il tutto meno faticoso.

Passando al ciclismo su strada amatoriale, in provincia di Asti sotto l’egida FCI le proposte sono solo di cicloturismo, mentre le corse agonistiche sono organizzate con l’appoggio di altri Enti di promozione. Come mai?

La nota dolente di questa situazione sono i costi: in alcuni Enti di promozione sportiva esiste maggiore elasticità e regolamenti meno severi che abbattono i costi di organizzazione delle corse. La FCI pretende, a tutela del corridore, tra le altre cose, scorte tecniche, direttori di corsa, giudici di gara, personale abilitato agli incroci, vetture al seguito, le transenne sul rettilineo d’arrivo, tutti fattori che per noi significano sicurezza, ma che alzano i costi. Organizzare più corse con regolamenti propri, agevola i propri tesserati e quindi è difficile che ci siano molte società che cambino dall’ente di promozione alla Federazione, anche se qualcuna lo ha fatto.

In chiusura, un flash sui risultati da ricordare del 2015 per il ciclismo astigiano…

Ad Asti nel 2015 è stato dato un forte impulso all’attività giovanile dal Pedale Canellese e dalla Way Assauto. A livello agonistico giovanile si affaccia al panorama agonistico della MTB anche la società Madwheels. Come non ricordare la Chirio Forno d’Asolo che prosegue l’attività Elite femminile, attività dove la Servetto-Footon della coppia Bortolato-Rossino eccelle a livello mondiale UCI.
Nel 2015 ricordo con piacere i successi nella MTB Elite con Giulio Valfrè (Elite tesserato Vigor Piasco), mentre nel settore strada, la maglia Azzurra per Alberto Marengo (Under 23), e i risultati di Alberto Erpetto da Allievo, e di Davide Teofilo.

Claudia Solaro