La cultura sportiva sotto il nazifascismo: se ne parla mercoledì 3 febbraio a Villanova

2 febbraio 2016 | 08:55
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La cultura sportiva sotto il nazifascismo: se ne parla mercoledì 3 febbraio a Villanova

“Quest’anno – ricordano gli organizzatori – la fiaccola olimpica verrà accesa a Rio de Janeiro: è un’occasione per riflettere sul significato della cultura sportiva nel periodo del nazifascismo. Per noi le Olimpiadi hanno un significato di pace e di incontro tra i popoli per lo sviluppo sociale, in linea con le dichiarazioni Unesco. Questa non era la visione delle dittature europee che si ispiravano a modelli nazifascisti e che facevano dello sport una forma di propaganda, educazione alla disciplina e all’ammirazione del più forte. Gli esclusi erano i deboli, i malati, oppure gli appartenenti a gruppi ritenuti indegni di essere accolti. Tutto questo porta alla riflessione su termini come accoglienza e selezione, inclusione e segregazione, uguaglianza e superiorità”.

Se ne parlerà alle 21, nella Chiesa dei Batù, con il sindaco Christian Giordano, Claudio Thoux, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Villanova, i ricercatori Nicoletta Fasano (Israt) e Vincenzo Galliani (Istituto Storico Grossetano della Resistenza e dell’Età Contemporanea), Davide Montanarelli, dell’Associazione sportiva Mezzaluna di Villanova.

La serata di riflessione vuole essere un parallelo storico tra passato e presente, coinvolgendo i rappresentanti delle Associazioni Sportive presenti sul territorio. Si metteranno a confronto gli spontanei fenomeni di aggregazione mirati al coinvolgimento dei cittadini in una chiave democratica di partecipazione, con i modelli dittatoriali presentati nel loro pieno significato da storici e ricercatori.

L’ingresso è libero.