Presentato a Palazzo Civico il progetto Brumar per lo sport “Città di Asti calcio a 5”

13 luglio 2016 | 18:39
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Presentato a Palazzo Civico il progetto Brumar per lo sport “Città di Asti calcio a 5”

Un progetto che, nelle migliori intenzioni, cercherà di portare alla creazione di una Polisportiva che metterà in stretto contatto e sinergia il calcio a 11 con il calcio a 5, ossia la formazione calcistica del San Domenico Savio con la neonata “Città di Asti Calcio a 5”, nuova denominazione scelta e nata dalle “ceneri” di quella che sino alla scorsa stagione si chiamava Libertas Astense.

L’iniziativa è stata spiegata in dettaglio dallo stesso artefice Bruno Scavino, già presidente del San Domenico Savio Rocchetta, che ha illustrato il progetto davanti a una platea composta da dirigenti, staff tecnico e al direttivo del club come l’avvocato Gianni Trombetta, Massimo Picollo e Paolo Lasagna, oltre a un gruppo di giocatori più rappresentativi presenti, come i confermatissimi capitan Maschio, il bomber Cannella, il portiere Tropiano, e il neoarrivato Celentano, quest’ultimo che assumerà nella prossima stagione anche il ruolo di allenatore dell’Under 21. Alla presentazione, presenti anche la delegata provinciale CONI, Lavinia Saracco e il delegato della FIGC provinciale, dott. Piero Sodano.

Dopo un breve intervento in apertura del vicesindaco Arri, che a nome del Comune ha portato i saluti e ha ricordato come questo rappresenti uno sforzo di grandissima importanza per l’attività sportiva nella nostra città, in un momento economico non certo facile e semplice come quello che si sta vivendo, augurando alla neonata società di raggiungere e centrare grandi traguardi, è stato il turno dello stesso Scavino a illustrare le intenzioni e gli obiettivi che si vuole porre con questa interessante e ambiziosa iniziativa: “Stiamo definendo delle posizioni con persone che stanno lavorando con noi, assieme al coinvolgimento di un’azienda importante come la Brumar, sotto l’aspetto sociale e agonistico come il calcio e mettendo al centro la città e i giovani, percorrendo però anche strade nuove attraverso la creazione di una Polisportiva, che possa in un futuro prossimo coinvolgere e aprirsi anche a nuove discipline, vorremmo sostenere il calcio a certi livelli”, questa la mission spiegata da Scavino.

“Riteniamo che lo sport possieda valori che sono fondanti nella formazione di una persona – aggiunge – perché instillano passione, costanza, impegno, gioco di squadra, tutti elementi insiti anche nel marchio che rappresento e che ha deciso di aderire a questo progetto. Sandomenico e Calcio a 5 Città di Asti – sottolinea – sono due facce univoche di una medaglia che vorremmo diventasse vincente, ma soprattutto coinvolgente”.

Si è soffermato poi su una nuova immagine dello sport che, a detta sua e dei suoi collaboratori, deve rappresentare meglio questa città e il suo territorio: “Io credo che Asti e la provincia debbano diventare un modello di partecipazione e di gioco. Ma soprattutto Asti deve risalire la china della qualità sportiva, troppo spesso relegata sul fondo delle classifiche nazionali. Le potenzialità ci sono, noi vogliamo lanciare una sfida in tal senso, creare i prodromi di una partecipazione condivisa, unendo qualità e forze per lanciare un gruppo valido e che abbia una prospettiva. Cercando di valorizzare l’impegno che quotidianamente molti volontari e amici mettono nello sport come spirito di squadra e aggregazione”.

E’ toccato poi al neopresidente, Riccardo Averna, spiegare dopo aver mostrato alla sala un breve filmato illustrativo, svelare il nuovo logo che campeggerà sulle maglie a partire dalla prossima stagione 2016/17 che si rifà, in un certo qual senso, a quello dello stemma comunale: “Lo scorso anno ci siamo avvicinati e abbiamo seguito l’Astense, e abbiamo deciso di portare avanti questo progetto”, spiega e sottolinea: “L’intenzione, con questo nostro progetto, è quello di portare lo sport locale a dei livelli maggiori e possibilmente migliori, di quelli che stiamo vivendo adesso”.

Gli elementi che rappresentano e contraddistinguono il nuovo logo scelto e creato, sintetizzano al meglio quelli che da sempre sono i biglietti da visita dell’astigianità nei suoi accenti migliori, ossia un forte richiamo al Palio, al vino e alla storia e alle bellezze architettoniche del territorio, con un pallone di colori bianco e rosso che sovrasta e campeggia in alto, nel tentativo ancora di più di utilizzare e sfruttare la vetrina del calcio a 5, come veicolo promozionale in giro per l’Italia del nostro territorio.

In conclusione, Scavino, come sempre determinato, dallo spirito battagliero e senza peli sulla lingua, ha poi spiegato che vuole portare il Città di Asti verso quei livelli raggiunti soltanto pochi anni fa dall’Astense, capace di disputare appena due anni fa la serie A2, raggiungendo una dignitosa e onorevole salvezza coronata con il 7° posto finale alle soglie dei play-off e, regalando e centrando così, nuove soddisfazioni mentre, per quanto concerne il calcio a 11, ha voluto ribadire come una città come la nostra, debba avere una squadra che possa almeno poter disputare la serie D, augurandosi che già con il “suo” San Domenico nel giro di pochi anni ed entro breve tempo, possa raggiungerlo e centrarlo.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, resta confermato Fabio Miglia come allenatore che sarà affiancato da Gianfranco Lotta come vice, mentre per quanto concerne il roster della prossima stagione, la rosa di giocatori resta confermata senza grossi stravolgimenti ma saranno solamente aggiunti almeno un paio di elementi d’esperienza, in modo tale da disputare un campionato cadetto tranquillo e centrare la salvezza in un campionato che, ricordiamolo, vedrà altre tre formazioni piemontesi ai nastri di partenza quali il CLD Carmagnola, la L84 e il neopromosso Fossano.

Neil Palladino