Domenica ad Asti la Gran Fondo del Diavolo Rosso di ciclotappo

4 novembre 2016 | 08:19
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Domenica ad Asti la Gran Fondo del Diavolo Rosso di ciclotappo

E’ la gara sulla pista più lunga d’Italia. Vi si gioca con i tappi a corona con impressi i volti dei ciclisti di ogni epoca. Domenica,, nell’ex chiesa di San Michele in piazza San Martino si disputa la Gran Fondo del Diavolo Rosso giunta ormai tredicesima edizione.

L’appuntamento è alle 14. Vi prenderanno parte i giocatori che hanno partecipato al Giro d’Italia di ciclotappo ma la corsa a colpi di dito è aperta a tutti gli appassionati. La conclusione è prevista alle 18,30 con le premiazioni alla presenza del sindaco Fabrizio Brignolo e dell’assessore allo Sport Beppe Basso. La navata centrale si trasformerà in un lunghissimo circuito di oltre 50 metri, in cui ogni protagonista arriverà a tirare il tappo per un’ottantina di volte.

Chi era il Diavolo Rosso? Così venne soprannominato Giovanni Gerbi, il grande campione astigiano, pioniere del ciclismo e primo vincitore del Giro di Lombardia, cantato nell’omonima canzone di Paolo Conte. In suo onore è stata intitolata l’associazione che dà anche il nome al circolo culturale del Diavolo Rosso.

E così hanno intitolato la loro gara i ciclotappisti astigiani nel 2004, anno della prima edizione.

La Gran Fondo rappresenta anche l’ultima tappa del Giro d’Italia che quest’anno è stato già vinto con largo anticipo dal toscano Michele Pardini.

La Gran Fondo è una sorta di campionato italiano perché i giocatori sono chiamati a misurarsi su un percorso infinito: ad Asti si confronteranno gli altri fuoriclasse a punta di dito come i genovesi Ivan Crespiani, vincitore della classica nel 2015, ed Enrico Arca, i lombardi rappresentati dal giovanissimo Marco Rossi, vincitore del campionato italiano a Verona a settembre, e Ugo Maestrelli.

I giudici arbitro saranno Giovanni Calissano e Leonardo Mugnaini. La Federazione sarà rappresentata da Claudio Scarfì e Raimondo Cintoli che da anni portano per l’Italia il gioco del ciclotappo.

Durante la giornata si potranno assaggiare i cioccolati e i torroni della ditta Barbero, pronipoti di Giovanni Gerbi (l’azienda è in va Brofferio, dove il Diavolo Rosso negli anni 30′ fabbricava le biciclette con il suo marchio) ed essere informati sui prodotti del commercio equo&solidale della cooperativa della Rava e Fava. Premi enogastronomici per tutti i partecipanti.

Red.