Sabrina Mariotto della sezione Judo della Polisportiva CrAsti nuova cintura nera

Si tratta di Sabrina Mariotto (nella foto), classe 2001, che domenica si è classificata al 5° posto nella finale dei Campionati Italiani Juniores a Ostia Lido.

Quinto posto anche per Irene Boccia nel peso fino a 57 kg. e 10° posto per Matteo Malabaila nel peso fino a 55 kg. Alla gara potevano accedere solo i migliori juoka d’Italia in base ai vari criteri di qualificazione, che si sono dati battagli sui 5 tatami del PalaPellicone di Ostia.

Sabrina, al suo primo anno nella nuova classe di età, ha centrato subito l’obiettivo che si era preposta, sfiorando il podio nel peso fino a kg. 70 ma soprattutto andando a guadagnarsi di diritto il passaggio di grado alla cintura nera. Vinti i primi due incontri, accedeva alla semifinale contro la forte atleta delle Fiamme Gialle che avrebbe poi vinto il titolo italiano. Nella finalina per il terzo posto nulla poteva contro la più esperta Ghezzi, più volte titolata.

Gara più amara invece per Irene Boccia, che ambiva ad una medaglia, e tutto faceva presagire per il meglio dopo i primi incontri. Sbagliava un contraccolpo nell’incontro per accedere alla semifinale ma recuperata risaliva anche lei all’incontro per la finale del terzo posto. Anche qui però commetteva una leggerezza per troppa foga di cui subito l’avversaria ne approfittava andando a vincere.

Matteo Malabaila, meno esperto di gare di questo livello, pagava lo scotto con avversari più padroni del tatami e si doveva accontentare di aver disputato comunque una finale di tutto prestigio.

“Sono stati due giorni molto intensi- commenta il tecnico Cristina Cirillo – in cui si sono sfidati i migliori atleti italiani in gara di questa categoria, e noi eravamo presenti con ben tre atleti partecipanti. E inoltre faccio i complimenti anche agli altri atleti astigiani presenti in gara fra sabato e domenica, e precisamente Gianluca Iudicelli e Silvia Pellitteri che si sono classificati al 3° posto e Francesca Marchisio 5 classificata, tutti atleti cresciuti nella Polisportiva Cassa di Risparmio di Asti: anche se per motivi diversi sono “emigrati” in società torinesi, resta comunque la soddisfazione di essere, nel nostro piccolo, una società che sforna talenti.”