La bella storia del rugbista Hamid En Naour diventato Ambasciatore dello sport
Ieri, lunedì 11 febbraio, l’aula del Consiglio regionale del Piemonte ha ospitato la cerimonia “Che storia lo sport”.
Si è trattato di un momento di riconoscimento dei meriti sportivi di alcuni atleti piemontesi, insigniti del titolo di Ambasciatori dello sport e del benessere (clicca Quiper leggere l’articolo), ma anche un’occasione per parlare delle caratteristiche personali e caratteriali che li hanno contraddistinti nel corso della loro vita agonistica.
Tra le storie più belle e dense di significati profondi, spicca quella di Hamid En Naour, oggi trequarti del Monferrato Rugby in Serie B. Accanto a lui l’alessandrino Franco Berni, sinora l’unico piemontese ad aver disputato un Mondiale, nel 1987 in Nuova Zelanda.
“Alla ricerca di giovani da avviare al rugby, ho conosciuto un ragazzo marocchino che era in una comunità. Lo portai sul campo a giocare e poi ottenni l’affido del ragazzo. Hamid divenne una promessa dell’Alessandria Rugby è coronò il suo sogno di riscatto facendo anche il suo esordio nella Nazionale giovanile”, ha raccontato Berni.
Quando indossò la maglia azzurra disse che in tribuna c’era suo papà. Franco Berni subito non capì, pensando che magari fosse giunto il suo genitore naturale. Ma Hamid indicò ai giornalisti proprio Berni.
Che bella storia a lieto fine! Il vecchio campione e un giovane che avrebbe anche potuto finire male nella vita. Ma lo sport serve anche a ridare speranza e grande dignità alle persone, e il rugby ha fatto trovare ad Hamid, che ha giocato nella massima serie nazionale a Parma e Prato, una vera famiglia.
Hamid è veramente una bella persona e tra poco sta anche per diventare papà. Dall’alto della sua imponente stazza, a Berni scappa un’escalamazione: “Ma guarda, mi tocca anche diventare nonno!”.