Eccellenza: l’Asti porta a casa il derby e vede la Serie D. La decide Masoello Perlino
L’Asti si aggiudica un derby sentitissimo e vola a + 10 sul Canelli SDS 1922, portando a zero le già poche speranze di rimonta in classifica degli uomini di Gardano. Chi si attendeva una partita spettacolare è rimasto sicuramente deluso: tanta intensità e attaccanti che fanno fare bella figura ai difensori.
Nel primo tempo succede poco, le due squadre sono contratte e le linee di passaggio vengono ben contenute. La mossa del tecnico del Canelli di arginare Picone con Soplantai basso a destra (schierato perlopiù difensore centrale in questo campionato) risulta essere vincente in avvio di gara. L’ex Alessandria è costretto a svariare in mezzo al campo per trovare la giocata, incidendo meno di altre occasioni. Vergnano, preferito a Tommaso Plado, prova il goal della domenica dai 25 metri, ma il pallone calciato al volo dal classe 2000 finisce alto sopra la traversa. Il Canelli concede veramente poco in fase difensiva, mentre in fase offensiva Di Savino e Ciletta fanno buona guardia su un volenteroso Di Santo. La prima parata del match la compie Zeggio su punizione insidiosa di Picone, bravo in questo caso il numero uno degli spumantieri a bloccare il pallone rasoterra ed evitare il tap in a due passi di Piana, successivamente ammonito per carica sul portiere. E’ lo stesso bomber ex Castellazzo ad avere sui piedi l’occasione più ghiotta, a pochi secondi dall’intervallo, quando su un cross perfetto di Ottone non riesce a concludere in rete tutto solo. Si va al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa il Canelli spinge con più coraggio sull’acceleratore, portandosi con maggiore frequenza dalle parti di Brustolin. Lo stesso capitano dell’Asti è attento a bloccare una buonissima girata di Di Santo, abile ad evitare l’intervento di Ciletta e concludere in porta. Successivamente ci prova Acosta, ma il suo tiro non impensierisce la porta del locali. Al 60° minuto l’episodio che cambia il corso del match e probabilmente del campionato: il centrale Di Savino gira la sfera sui piedi di Picone, il quale per la prima volta va via a Soplantai e mette al centro dell’area un cioccolatino che Masoello Perlino deve solo spingere in rete. E’ 1-0 per i galletti. Lumello e compagni, quasi perfetti fino a quel punto della partita, sono costretti a rincorrere nel punteggio. L’ occasione per rimettere sui binari di parità l’incontro capita sui piedi di Dario Campagna al 67° minuto. La sua punizione dal limite termina di poco alta. Fino al 90° minuto la gara non offre situazioni degne di note, con il Canelli che fa fatica a mettere alle corde gli uomini di Montanarelli. Anzi è l’Asti ad avere il match ball: al secondo dei quattro minuti di recupero Bandirola (subentrato a Piana) e Picone non riescono a chiudere un 2 vs 1 in contropiede, con quest’ultimo che spara fuori da distanza ravvicinata.
E’ l’ultimo grido di un match arido di goal ed emozioni, ma giocato da entrambe le compagini con carattere ed intensità. Alla fine l’ha decisa la giocata del singolo, in questo caso Picone, come sempre fenomenale nei duelli 1 vs 1. Il salto di categoria per i galletti è sempre più vicino; basterà infatti portare a casa 4 punti nelle prossime tre partite per ufficializzare il ritorno in Serie D dopo sei anni. Al termine del match i tifosi biancorossi hanno festeggiato la vittoria del derby tra le strade della città.
IL TABELLINO
ASTI-CANELLI SDS 1-0
RETI: 15′ st Masoello Perlino (A).
ASTI: Brustolin, Marchetti, Ottone, Lanfranco, Di Savino, Ciletta, Picone, Toma, Vergnano (25′ st Plado), Masoello Perlino (36′ st Orlando), Piana (44′ st Bandirola). A disp. Bertoglio, Hotaj, Feraru, Silvestri, Kerroumi, Favale. All. Montanarelli.
CANELLI SDS: Zeggio G., Porcu, Lumello, Acosta, Bosco, Di Santo, Redi (26′ st Simone), Todaro, Campagna, Gaetano (30′ st Dellagaren), Soplantai. A disp. Vassallo, Picone Chiodo, Carrese, De Simone, Laneve, Annone, Madeo. All. Gardano.
ARBITRO: Palmieri di Brindisi.
COLLABORATORI: Marra di Torino e Sita’ di Torino.
AMMONITI: 26′ Piana (A), 36′ Lumello (C), 44′ Ottone (A), 47′ Campagna (C), 4′ st Lanfranco (A), 20′ st Ciletta (A), 46′ st Toma (A).
All. Gardano (Canelli SDS 1922): “Abbiamo fatto una grande partita contro una squadra fortissima, che con ogni probabilità il prossimo anno giocherà in un altro campionato. Oggi facciamo i complimenti all’Asti, con l’auspicio di poter costruire nel futuro qualcosa di importante anche noi. Le basi ci sono, il Presidente è un uomo ambizioso e tutto lo staff è assolutamente competente. Affronteremo queste ultime tre partite con la solita grinta e voglia di vincere, per chiudere al meglio il torneo”.
All. Montanarelli (Asti): “Oggi è stato compiuto un altro grande passo in avanti verso il nostro obiettivo. Sono fiero dei miei ragazzi, stanno raccogliendo tutti i frutti di un lavoro che va avanti da quattro anni con me e il mio staff. Oggi la vittoria è meritata, anche se la partita non ha offerto grandi occasioni. Loro sono un’ottima squadra, i nostri dieci punti in più in classifica non devono ingannare. Nell’intervallo ho detto a Picone di stare tranquillo, che l’occasione sarebbe arrivata ed infatti è stato così. Il calore della gente ci entusiasma e ci spinge a fare bene. Asti è una grande città e merita una categoria superiore”.
Masoello Perlino (Asti): “Sono felice del goal, è stata una partita durissima. Non mi sento ancora di dire che questo sia il goal che vale la Serie D, ci sono ancora tre partite da disputare. Di certo è molto importante. Un grazie va al Mister per la fiducia che ha sempre riposto in me. Non dimentichiamo che oggi sono scesi in campo nella formazione titolare 5 under, a testimonianza di quanto la nostra società stia investendo sulla linea verde. Dedico la mia marcatura a tutte le persone che mi vogliono bene”.
Lumello (Capitano Canelli SDS 1922): “Il nostro è un progetto nuovo, e come tutti i progetti nuovi c’è bisogno di tempo per farlo ingranare. Prima dello stop del girone a ottobre, tra di noi c’era solo la voglia di fare bene, senza metterci troppe pressioni addosso. E’ normale che, dato il blocco del campionato e i nuovi arrivati, su di noi si siano accesi i riflettori. Sono comunque orgoglioso dei miei compagni per come si sono comportati in questo mini torneo, ma anche per quanto dimostrato oggi al cospetto di una grande squadra, disputando praticamente partita alla pari contro la capolista del girone”.