Eccellenza: i galletti di nuovo in Serie D. Il film della cavalcata biancorossa
I galletti tornano in Serie D dopo sei anni di attesa. La vittoria per 3-1 contro il Chisola ha infatti certificato aritmeticamente il passaggio alla quarta serie nazionale. Un cammino, quello degli uomini di Mister Davide Montanarelli, semplicemente perfetto in questa “Eccellenza 2.0”: 8 vittorie e 1 solo pareggio con ancora un match da giocare, vale a dire la trasferta di Centallo di domenica. Inoltre se si vuole dare ancora più lustro alla grande impresa del sodalizio di Via Ugo Foscolo, è giusto considerare anche le tre vittorie ottenute del campionato di settembre, stoppato successivamente dalla pandemia. Oltre al grande merito di allenatore, staff e giocatori un plauso va fatto anche alla dirigenza biancorossa (da Ignazio Colonna a Toni Isoldi, passando per tutti gli altri collaboratori) per aver allestito una rosa di assoluta qualità.
Partiamo appunto dall’inizio. Il 18 luglio 2020 fu presentato un nuovo innesto nell’Asti Calcio: si tratta di Ivo Anselmo, esperto dirigente e figura di assoluto riferimento nel panorama astigiano. Le sue parole riecheggiarono forte nella piccola sala stampa adibita al Bosia: “Quí si vuole vincere e fare bene. Il cammino sarà molto lungo ma senza dubbio stimolante. Ciò che prometto è che parlerò pochissimo e lavorerò tantissimo”. Non si è sbagliato.
Il Covid blocca l’armata biancorossa. La stagione 2020/2021 partì il 20 settembre col derby di Coppa Italia (sedicesimi di finale) vinto in casa contro i rivali del Canelli SDS 1922: un secco 3-0 che non ammise repliche. Il grande obiettivo era però un altro: quella Serie D che da ormai troppo tempo mancava. Tanti furono i movimenti in entrata per centrare l’obiettivo: i più importanti Vergano,Sinisi e sicuramente bomber Mattia Piana, attaccante classe 1988 di grande esperienza, reduce da una decennale esperienza con il Castellazzo Bormida tra Eccellenza e Serie D. C’erano appunto tutti i presupposti per una grande stagione, ma bisognava fare i conti con un nemico che tutti abbiamo ben imparato a conoscere. Tre partite, tre vittorie (4-1 a Castellazzo, 3-1 e 1-0 in casa rispettivamente con Acqui e Giovanile Centallo) e poi lo stop per Covid: il 25 ottobre – a seguito del DPCM firmato dall’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte – il campionato di Eccellenza si ferma, così come tutti gli altri tornei regionali e provinciali.
Si riparte tra mille difficoltà. La data da segnare sul calendario è quella del 17 marzo. Quel giorno è stato infatti deciso il nuovo format, che prevedeva due gironi di sola andata da 11 squadre (non tutte le società poterono aderire) senza retrocessioni e con due sole promozioni in Serie D, una per raggruppamento. Il Presidente della Lnd Piemonte e Valle d’Aosta Christian Mossino, commentò così: “Comprendo ovviamente le numerose difficoltà che hanno determinato la mancata partecipazione di alcuni Sodalizi, a loro come a tutte le Società delle altre categorie continueremo a riservare le nostre attenzioni in previsione dell’organizzazione della prossima stagione sportiva. Ora ci concentreremo al fine di supportare al meglio coloro che si apprestano a ripartire l’11 Aprile, con tutte le azioni necessarie che auspichiamo permettano loro di completare una stagione difficile affrontando le minori problematiche possibili”. Bisogna fare i conti anche con le partenze di lusso: il top player Marc Lewandowski lascia la società biancorossa e passa in Serie D al Casale, fuori inoltre gli svincolati Volpe, Rissone e Bergadani. Saluta anche Romano, nuovo acquisto del Castellazzo. Il ds Toni Isoldi non si fa trovare impreparato e decide di puntare sul gruppo e sull’esperienza: dentro Silvestri, Bertoglio, Tassone, Kerroumi e Favale.
Il ritorno in campo. Il calendario mette subito di fronte ai galletti il Corneliano Roero, squadra di ottimo livello e con ex importanti (Celeste, Corradino e Pirrotta). L’epilogo è dolce per gli uomini di Montanarelli: dopo 90 minuti difficili in cui la palla sembrava non volerne sapere di entrare, bomber Piana si inventa un goal da antologia che consegna tre punti d’oro all’Asti in zona cesarini. Da lì in poi i biancorossi non si fermano più: vittorie contro Pro Dronero, Albese, Acqui e CBS Scuola Calcio. Cos’hanno in comune tutti questi successi? Semplice: la solidità difensiva. Brustolin mantiene la porta inviolata per 432 minuti. A porre fine a questo record è proprio Messineo del CBS Scuola Calcio nel 3-1 del 16 maggio. Nessuna compagine tiene testa al sodalizio di Via Ugo Foscolo: il Canelli di Gardano si inceppa dopo un ottimo avvio, il Corneliano è l’unica a provarci, ma la pressione messa dall’Asti è insostenibile per le altre.
Un campionato conDotto con autorità. Prima del sentito derby contro il Canelli SDS 1922 c’è da ottenere la sesta vittoria di fila. Sul cammino dei galletti si frappone il Castellazzo, il quale prova e mettere alle strette la capolista, venendo però punito dall’ex Piana. Si arriva al big match del “Censin Bosia” con l’Asti a 18 punti, il Corneliano a 16 (con una partita in più), Canelli a 11. La differenza la fa la rete di Masoello Perlino, giovane ventenne lanciato con continuità da Montanarelli in questo mini torneo e sempre autore di ottime prestazioni. La settima sinfonia è in tasca. Anche dagli altri campi arrivano buone notizie: l’Olmo espugna il fortino del Corneliano e mette così l’Asti nelle condizioni di avere il destino nelle proprie mani. Basterà infatti un successo proprio contro l’Olmo in trasferta per l’aritmetica promozione in Serie D. Il primo match point fallito coincide anche con il primo pareggio della stagione 2020/2021. Arriva infatti solo una segno x nella trasferta cuneese e, a causa del contemporaneo successo del Corneliano in casa del Chisola, la festa è rimandata alla gara casalinga contro lo stesso Chisola. Il pubblico torna finalmente allo stadio per questo importante, potendo così assistere ad un trionfo atteso sei anni. Il 3-1 firmato Masoello, Piana e Bandirola è il risultato di un percorso iniziato più di quattro anni fa e conclusosi con la festa promozione. Ora ci sarà l’ultima fatica della stagione a Centallo poi si potrà festeggiare e programmare il futuro. Una cosa è però finalmente certa: i galletti fanno sul serio e vogliono confermarsi ad alti livelli.