Elwis Chentre e Fulvio Florean si aggiudicano il 4° Rally Vigneti Monferrini
Un dominio netto quello di Elwis Chentre e Fulvio Florean, vincitori del 4° Rally Vigneti Monferrini su Skoda Fabia R5 del New Driver’s Team e preparata da D’Ambra. Il pilota valdostano ed il navigatore ligure hanno vinto tutte le otto prove speciali in programma, lasciando agli avversari solo la lotta per la seconda posizione. Chentre, attuale leader della Coppa Rally Zona 1, ha mostrato una superiorità netta anche sulle strade astigiane, che lo videro già vincitore nel 2013 alla Ronde Colli del Monferrato e del Moscato.
Seconda posizione per Jacopo Araldo e Daniele Araspi (Meteco Corse), su Skoda Fabia preparata da Balbosca ed autori di una bella lotta durata tutta la gara con gli svizzeri Olivier Burri e Cristophe Cler, alla fine terzi su Volkswagen Polo (Turismotor’s – Roger Tuning). La seconda posizione è stata occupata per quasi tutto il rally da Massimo Marasso e Luca Pieri, costretti però al ritiro sull’ultima prova speciale per uscita di strada.
Quarto posto per Ezio Grasso e Luca Beltrame (Skoda Fabia), seguiti da Patrick Gagliasso e Dario Beltramo (Skoda Fabia). Sesta posizione per Massimo Brega e Claudio Biglieri su Hyundai i20 R5, davanti a Fabio Carosso e Roberto Aresca su VW Polo (nella foto sotto credit Marco Cantarella). Ottava Posizione per Luca Arione e Luca Culasso (Skoda Fabia), poi Stefano Dogliotti e Luca Vignolo, noni con un’altra vettura céca. A chiudere la top ten i primi classificati tra le due ruote motrici, Sergio Patetta e Alessandro Alocco, veloccissimi con la loro Renault Clio Super 1.6 e bravi a tenere testa alle tante auto a quattro ruote motrici.
Una nota di merito per il francese Jean Philippe Quilichini, bravo a lottare per le posizioni di vertice, ma ritiratosi poi per una leggera uscita di strada con la sua Skoda.
Canelli supera a pieni voti anche l’esame estivo, l’inedita data di agosto ha rappresentato una gustosa novità per la manifestazione. I concorrenti, gli addetti ai lavori e gli appassionati hanno potuto ammirare le bellezze del territorio in una veste nuova rispetto alla classica collocazione di fine inverno – inizio primavera.