Grifone meeting, che spettacolo al campo scuola di Asti!

23 maggio 2024 | 21:56
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Grifone meeting, che spettacolo al campo scuola di Asti!
Una fase dei 5000 metri

Asti protagonista del mondo dell’atletica internazionale nel pomeriggio con il Grifone Meeting. Nonostante la forte pioggia in apertura, dopo lo scatenarsi del giovepluvio, è uscito il sole sul campo scuola e, con temperatura perfetta, sono andate in scena grandiose gare di atletica, nell’entusiasmo generale del folto pubblico accorso ad assistere ad un evento sportivo straordinario per la nostra città. Il Grifone meeting ha regalato una possibilità impensabile fino a pochi mesi fa al mondo dell’atletica astigiana, come quella di avere campioni che vedremo nei prossimi mesi agli Europei di Roma e alle Olimpiadi mettersi in gioco sulla pista di casa, nella loro grandezza e semplicità nello stesso tempo.

Protagonisti su tutti sono stati i due italiani più attesi, Leonardo Fabbri e Catalin Tecuceanu. Il pesista fiorentino ha avvicinato il suo recente primato personale di 22,95, lanciando il peso da 7 chili e 250 grammi a 22 metri e 91 centimetri, ancora con una serie impressionante con altri due lanci oltre i 22 metri: 22,12 e 22,09. Tecuceanu, appena dopo il primato personale di domenica scorsa a Londra (1’44”22) ha scelto Asti per tornare subito in pista per sfruttare un momento di forma a dir poco straordinario. Non è stata una scelta sbagliata: Tecuceanu ad Asti ha chiuso in 1’44”01, riprendendosi la miglior prestazione europea dell’anno che gli avevano sottratto il britannico Jake Whigtman (1’44”10) e il francese Yanid Meziane (1’44”13). «In Europa stiamo andando tutti fortissimo – ha detto Catalin dopo la gara – ma ormai vado in gara sempre più consapevole. Sto bene perché ho lavorato bene, so quanto valgo e non ho più paura di nessuno. Agli Europei di Roma mancano due settimane, ci vado per fare qualcosa di importante».

Catalin, passato ai 400 metri in meno di 51” dietro al pacemaker Michele Tricca (49”97), ha chiuso nella scia del keniano Aaron Kemei Cheminingwa, andato a vincere in 1’43”56, miglior prestazione mondiale dell’anno. I due si ritroveranno in pista ai Giochi di Parigi. “Alle Olimpiadi ci penseremo dopo gli Europei”, dice Tecuceanu, risalito all’ottavo posto nelle liste mondiali del 2024, che non nasconde di avere nel mirino il record italiano di Marcello Fiasconaro, 1’43”7 nel lontanissimo 1973. “Quando corro non penso mai al tempo che devo fare – racconta – ma ormai ci siamo”. Buona anche la prova di Francesco Pernici: 1’45”61 per un quinto posto alle spalle della medaglia d’argento olimpica Ferguson Rotich (1’45”07) e al britannico Callum Dodds (1’45”36)

Sottotono, rispetto alle attese del pubblico, la prova di Samuele Ceccarelli, che ha chiuso i 100 metri in 10”50 nella gara vinta dal camerunense Emmanuel Eseme in 10”10 con vento praticamente nullo (-0,1 m/s). “Sto lavorando – ha spiegato lo sprinter toscano, che in questa stagione ha cambiato allenatore passando sotto le cure di Maurizio Checcucci – Già quest’inverno non ero riuscito a esprimermi al meglio: è passato troppo poco tempo per fare un salto di qualità. La prestazione di oggi non è troppo lontana da quanto mi aspettavo”.

Le altre gare hanno regalato alcune ottime prestazioni nel mezzofondo: nei 5000 femminili bel testa testa tra l’ugandese Ester Chebet e Federica Del Buono. L’azzurra regge in ritmo dell’africana fino ai 200 metri conclusivi poi chiude al secondo posto con il nuovo personale a 15’00”90, dodici secondi in meno rispetto al personale per diventare la quarta italiana di sempre nella storia della distanza. L’ugandese vince in 15’00”18. Negli 800 femminili, dietro a un podio tutto di marca keniana – con Naomi Korir arrivata al personale di 1’59”19 – buon miglioramento delle azzurre: Laura Pellicoro chiude in 2’02”68, la junior Gloria Kabangu scende a un ottimo 2’02”69. Nei 1500 maschili, vinti in 3’36”66 dal sudafricano Tshepo Tshite, discreti gli azzurri Abdikadar (3’37”04) ed El Kabbouri (3’38”28).

Condizionate da un temporale le prove dei 400 (46”22 per l’ucraino Pohorilko, 52”45 per l’olandese Lisanne De Vitte), dell’alto (Tavernini, 1,82) e del triplo femminile (Zanon, 13,37) i concorsi hanno visto il portoghese Gerson Balde vincere con 7,89 la prova del lungo dedicata a Primo Nebiolo, l’azzurra Virginia Scardanzan (4,25) imporsi nell’asta a parità di misura con Sonia Malavisi ma questa con il 4,25 saltato alla seconda prova. In chiusura del meeting, ottimo 5,61 per il campione italiano del salto con l’asta, il torinese Simone Bertelli, suo nuovo primato personale a neanche vent’anni. Nei 100 metri paralimpici, 14”68 nei 100 metri T63 per la campionessa e primatista mondiale e paralimpica Ambra Sabatini. Sui 400hs, corsi sotto l’acqua, vince il keniano Wiseman Mukhobe in 49″99.